Tutto inizia negli anni Sessanta: Raffaele Calabretta, dopo essere stato emigrato in Francia ritorna nel suo paese natìo a Serra San Bruno, nel cuore della Calabria, dove dà vita all’attività della raccolta e della lavorazione dei funghi. Negli anni Ottanta, suo figlio Bruno, dopo un lungo periodo di emigrazione in Canada, fa la stessa scelta del padre: ritrovare le proprie radici, la propria identità nella terra d’origine.
La lavorazione dei funghi, l’essiccazione e poi la conservazione viene potenziata ed affiancata anche da un’attività di ristorazione. La famiglia Calabretta, sempre a Serra San Bruno apre un ristorante dove vengono serviti a tavola i funghi lavorati artigianalmente dalla piccola azienda di famiglia. La tipicità e la genuinità dei prodotti presentati nel menu conquistano la clientela che, nel piccolo centro del vibonese arriva dall’Italia e dall’estero richiamata dall’antica storia della Certosa.
Gli avventori del ristorante apprezzano soddisfatti i prodotti proposti dalla famiglia Calabretta e addirittura chiedono di comprarli e portarseli a casa. È il primo grande successo: il segnale che la strada imboccata è quella giusta! Il gradimento ‘testato’ a tavola del ‘mangiato, gustato e anche acquistato all’istante’, spinge la famiglia ad ingrandire l’azienda. Oggi la Serfunghi di Serra San Bruno, in provincia di Vibo Valentia, ha 16 dipendenti e un’avviata attività di esportazione sia in Europa che oltreoceano, in particolare in Canada. Un successo ormai consolidato alla luce dei tanti anni di esperienza nella lavorazione di prodotti tipici rigorosamente made in Calabria e di una ristorazione che ruota intorno al concetto fondamentale del ‘chilometro zero’.
Serfunghi utilizza solo funghi e altri frutti della terra che crescono nella zona delle Serre vibonesi dove l’azienda è insediata. Per le conserve sottolio l’azienda della famiglia Calabretta predilige anche altre genuinità tipiche come le melenzane della Sibaritide (alto Jonio cosentino) o i pomodori secchi del crotonese. Prodotti di alta qualità, vere eccellenze per palati sopraffini, che valorizzano l’agroalimentare calabrese. La produzione di Serfunghi è veramente ampia e spazia dalle melanzane ai carciofi, dai funghi ai pomodori secchi e verdi. E poi non bisogna dimenticare le olive (verdi e nere) preparate in vari modi. Tra le tante conserve molto ‘gettonate’ dai clienti e richieste anche molto all’estero ci sono i paté a base dei vari ortaggi che compongono la vasta gamma dei prodotti sottolio.
Altra specialità è quella del peperoncino con cui Serfunghi realizza la cosiddetta ‘bomba serrese’. Sempre a proposito di conserve non possono mancare i peperoncini ripieni, molto graditi dagli appassionati del gusto piccante. L’azienda ha nel suo catalogo di prodotti anche le fragoline di bosco (sia fresche che congelate) che arrivano naturalmente dalle incontaminate selve delle Serre. Per quanto riguarda la specialità dell’azienda, naturalmente la Serfunghi lavora solo con i funghi della Serre vibonesi che, così come certificato da uno studio di esperti, hanno un profumo e un gusto molto più spiccato rispetto ai funghi silani. Sia l’essiccazione che la lavorazione per i sottoli si rifà sempre ai metodi artigianali che la famiglia utilizza da sempre. Sui vasetti confezionati dall’azienda serrese l’etichetta parla chiaro: nessun additivo, l’unica alimento aggiunto per la conservazione è l’aceto.
Artigianalità del prodotto, utilizzo dei prodotti freschi del territorio locale, questa la ‘ricetta’ vincente di Serfunghi che, negli ultimi tempi, ha sviluppato la sua attività di e-commerce. Le vendite online verso i Paesi esteri, infatti, costituiscono il 60 per cento del fatturato aziendale. La realtà produttiva ha avviato anche una buona e proficua rete di sinergie con altre realtà importanti dell’agroalimentare. I titolari di Serfunghi stanno infatti pensando di creare due prodotti per tutta l’Italia col marchio Coop, grazie alla collaborazione con la Coop regionale. La famiglia Calabretta vende i suoi prodotti anche a ristoranti e negozi di tutta la regione promuovendo e valorizzando quello che è l’emblematico slogan impresso sul suo marchio: cose buone di Calabria.
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