Il covid ha colpito i redditi della metà delle famiglie italiane. Posti di lavoro a rischio, blocco dei consumi: elementi di preoccupazione per UeCoop.

L’incertezza della situazione sanitaria si è poi dimostrata realtà nella vita giornaliera di metà delle famiglie: una su due ha visto il proprio reddito diminuire per colpa del covid. E’ questo il risultato preoccupante di una inchiesta a livello europeo di UeCoop in questo periodo di pandemia.
“Una situazione che – evidenzia Uecoop – continua a pesare sulle possibilità di ripresa del Paese e sulle aspettative di famiglie e imprese con il 30% degli italiani che pur non avendo sofferto fino a oggi riduzioni nel proprio reddito pensa però che succederà nel prossimo futuro e solo il 16% prevede che non ci saranno cambiamenti nella propria situazione secondo l’analisi di Uecoop su dati Eurobarometro.
Uno scenario nel quale si inserisce la fine del blocco dei licenziamenti a marzo con un milione di posti di lavoro a rischio dopo un calo – sottolinea Uecoop – di quasi l’11% delle spese delle famiglie e la chiusura di oltre 390mila attività. Secondo il 65% delle imprese bisognerà aspettare almeno la seconda metà del 2021per una ripresa dell’economia italiana mentre una quota minoritaria di ottimisti (14%) pensa che il Paese possa ripartire già entro il primo semestre dell’anno spiega l’indagine di Uecoop su un campione di imprese a livello nazionale. Per questo – continua Uecoop – saranno strategiche le scelte dei prossimi mesi.
“Siamo a un punto di svolta per rifondare l’Italia su basi più solide” ha sostenuto Gerardo Colombo, presidente dell’Unione Europea delle Cooperative (Uecoop) in occasione dell’incontro con il presidente del Consiglio Incaricato Mario Draghi nel sottolineare che “le quasi 80mila cooperative che da Nord a Sud garantiscono al Paese servizi e occupazione devono essere messe in condizione di operare al meglio con una riforma della pubblica amministrazione che punti a maggiore efficienza e minore burocrazia, con una semplificazione fiscale che rispetti la progressività indicata dalla nostra Costituzione e con una legge sull’equo compenso che riduca al minimo i rischi di sfruttamento nel mondo del lavoro”.
Una vera transizione digitale è alla base di molte riforme che servono al Paese in piena emergenza Covid – continua Uecoop – dal welfare alla telemedicina, dall’assistenza a distanza alla scuola, dallo smartworking ai nuovi servizi di difesa dell’ambiente nell’ambito di una rivoluzione green, in grado – conclude Uecoop – di creare oltre un milione e mezzo di nuovi posti di lavoro entro i prossimi cinque anni secondo dati Censis.

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