Walter Palmas, radiologo del centro C.r.e.a. di Assemini: “Dai bambini agli adulti, grazie alla Cone Beam immagini dettagliate per la cura del paziente”

Walter Palmas

Le nuove tecnologie hanno permesso alla branca radiologica precisione e rapidità degli esami effettuati, con macchinari in grado di elaborare immagini estremamente dettagliate al servizio di pazienti e specialisti.

Tra i dispositivi di ultima generazione, la Cone Beam ha unito sicurezza e affidabilità per tutte le analisi dei distretti di testa e collo. “Odontostomatologia, otorinolaringoiatria, maxillofacciale: sono queste le principali aree che vengono analizzate dalla Cone Beam”, spiega Walter Palmas, radiologo del centro C.r.e.a. di Assemini, in provincia di Cagliari.

Lo specialista utilizza la Cone Beam per una serie di esami che toccano l’ambito dentale, quello dei seni paranasali, così come lo studio dell’orecchio. Infatti, il macchinario permette l’elaborazione grafica computerizzata di immagini a pochi secondi dalla visita, garantendo una nitidezza tale da agevolare lo specialista per la formulazione della diagnosi. “Uno strumento utile a 360 gradi, capace di offrire grande affidabilità per l’approfondimento in diversi contesti del corpo umano”, afferma Dott. Palmas. Ad esempio, come spiega lo specialista, sull’implantologia dentale la Cone Beam permette il riscontro di eventuali fratture del dente o granulomi non rintracciabili con la radiologia tradizionale. Con il macchinario, si possono realizzare indagini per scoprire problematiche tumorali, con la Cone Beam che va inoltre in supporto della ricostruzione delle mandibole. Sempre in ambito odontoiatrico, con questa tecnologia si può curare più facilmente la patologia dei denti soprannumerari e si aiutano maggiormente i pazienti più piccoli per la posa dell’apparecchio.

Ma non solo: grazie alla Cone Beam lo studio dell’orecchio ha trovato una valida alleata, essendo il macchinario estremamente utile nell’elaborazione delle immagini per la cura di patologie quali rocche petrose, mastoidite, demineralizzazione della catena degli ossicini. “In Paesi quali Francia, Svezia e Finlandia questo apparecchio è già da tempo utilizzato, sia grazie alla semplicità di gestione che per il gradimento dei pazienti verso una tecnologia che non causa stress”, evidenzia Dott. Palmas. Ora la Cone Beam è a disposizione anche dei pazienti sardi, con grandi risultati e sicurezza per una diagnosi sempre più accurata.

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