La Due Diligence immobiliare si rende sempre più opportuna per evitare inadempimenti contrattuali

La due diligence immobiliare viene sempre più spesso richiesta sia da chi vuole vendere un immobile che da chi lo vuole acquistare e in ogni caso prima di formalizzare un affare. Chiediamo all’avvocato Roberto Mauro di fornirci indicazioni più precise su questo strumento di tutela.

“Preliminarmente è opportuno chiarire che il termine due diligence immobiliare identifica un’attività d’indagine e di approfondimento sulle caratteristiche e qualità di un immobile. Questo strumento, utilizzato normalmente per operazioni immobiliari di rilevanti dimensioni da parte di banche, investitori, advisor, proprietari e gestori di fondi, è sempre più ricorrente anche per operazioni minori, sempre al fine di raggiungere un’ampia tutela sulla transazione da concludere.

Infatti la due diligence immobiliare, alla quale partecipano anche gli avvocati, può essere utilizzata sia dal venditore, ma anche del compratore per evitare imprevisti e brutte sorprese che spesso, anche involontariamente, si verificano. Se il proprietario di un immobile ignora ad esempio che il suo cespite è privo di una necessaria pratica edilizia, potrebbe impegnarsi a vendere, senza poi poter stipulare il definitivo con le prevedibili conseguenze.

Allo stesso modo un promissario acquirente ha la necessità di avere certezza in ordine alle caratteristiche e qualità di un immobile, con un adeguato rilievo e un’indagine catastale. E’ opportuno chiarire che i mediatori immobiliari non forniscono normalmente una garanzia avente tutte le caratteristiche di cui sopra.

Il loro ruolo, così come definito ai sensi dell’art. 1754 c.c., è semplicemente quello di mettere in relazioni le parti. Infatti: “E’ mediatore colui che mette in relazione due o piu’ parti per la conclusione di un affare”. Il mediatore non è tenuto quindi ad una verifica della conformità degli immobili alla vigente normativa urbanistico/edilizia: non effettua degli accertamenti per verificare se ci sono stati interventi edilizi negli anni precedenti (quali autorizzazioni, DIA, permessi di costruire, CILA, condoni, sanatorie, certificati abitabilità/agibilità, CIS).

La due diligence immobiliare permette quindi di annullare o ridurre drasticamente il potenziale contenzioso derivante dalle compravendite immobiliari.”

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