Giuseppe Zedde: “Con la mia Cantina Su Binariu di Sorgono ho recuperato la biodiversità dei nostri vigneti nel cuore del Mandrolisai”

Cantina Su Binariu

A Sorgono, nel cuore della regione storico geografica del Mandrolisai in Sardegna, è possibile passeggiare attraverso i vigneti della Cantina Su Binariu di Giuseppe Zedde dove, non solo si producono vini d’eccezione che hanno ottenuto numerosi riconoscimenti, ma si conserva la biodiversità vitivinicola segnata dal recupero di antichi vitigni.

“Mi occupo della produzione vitivinicola da molti anni – afferma Giuseppe Zedde – e da sempre porto avanti la mia missione per la salvaguardia della biodiversità vitivinicola, al fine di offrire sempre un prodotto eccellente, unico nel suo genere. Seguendo direttamente la coltivazione delle nostre viti ‘ad alberello’, ovvero secondo una potatura povera che non guarda alla massima resa quantitativa ma al raggiungimento di una qualità elevata, riusciamo a portare in tavola vini dal sapore autentico, da sempre punto di forza della Cantina Su Binariu”.

Diverse sono le varietà di vitigni che è possibile trovare nell’Azienda vitivinicola Cantina Su Binariu di Sorgono: soprattutto Bovale Sardo, Cannonau e Monica, da cui nasce il vino Mandrolisai.

“La mia Azienda vitivinicola – continua il titolare dell’azienda Giuseppe Zedde – si trova in località Lattarasiddu, a Sorgono, un territorio storicamente vocato alla coltura della vite: le sue caratteristiche pedologiche, ambientali e climatiche creano, infatti, le condizioni ideali per la coltura viticola. Da qualche anno, questa terra è divenuta anche una meta turistica prediletta, che ci ha portati ad essere inseriti ancor più in un punto strategico del territorio sardo, da sempre nevralgico per la nascita di un buon vino”.

Ma perchè Cantina Su Binariu? “Su Binariu – continua Zedde – nasce dalla volontà di riaffermare la storia del nostro territorio. Infatti i miei vigneti costeggiano la vecchia ferrovia a scartamento ridotto che, un tempo, permetteva il trasporto non solo di passeggeri ma anche di merci. Quando ho deciso di avviare questa azienda vitivinicola, ho sfruttato le vecchie fondazioni di una cantina progettata nel primo dopoguerra, pensata proprio per sfruttare al meglio la vicinanza alla ferrovia stessa. Cantina Su Binariu non ha voluto dimenticare questa idea imprenditoriale originaria così come il treno a vapore che ha permesso di far conoscere quest’angolo di terra sarda. Da qui la mia scelta”.

Una scelta segnata dalla produzione vitivinicola. “In questa cantina vengono prodotti quattro vini: il vino Su Binariu Rosso IGT Isola dei Nuraghi; il vino Tre Buccas Rosso Mandrolisai DOC che prende il nome dal ponte a tre archi che si trova lungo la ferrovia ed è ottenuto dai tre uvaggi autoctoni del Mandrolisai; il vino Rosato Mandrolisai DOC Spasulè, un rosato di alta qualità; infine, il vino Gocce di Venere IGT Rosso Amabile, nato dalla microvinificazione di un antico vitigno”.

Non solo ferrovia, storia e posizione strategica. Grazie alla partecipazione a numerosi concorsi enologici, che hanno portato la Cantina Su Binariu ad ottenere molti riconoscimenti, oggi la produzione vinicola di Giuseppe Zedde è conosciuta anche fuori dai confini regionali, lasciando il segno sulla tavola degli amanti del buon vino sardo.

“Tra i principali concorsi enologici ai quali ho partecipato – continua Giuseppe Zedde – ci sono il ‘Mondial des Vins Extrêmes’, che si tiene annualmente in Piemonte e Valle D’Aosta, dove sono state ottenute medaglie d’oro e d’argento; il concorso enologico ‘Wine and Sardinia’, dove il Tre Buccas è stato insignito del premio “Mandrolisai d’autore”, ovvero miglior vino del territorio; infine il concorso enologico regionale ‘Binu’, presso le Camere di Commercio di Nuoro e Oristano, dove sono state ottenute diverse medaglie d’oro, d’argento e di bronzo. In particolare il Tre Buccas è stato selezionato e premiato con la corona da ViniBuoni d’Italia 2021 e pubblicato nelle apposite riviste di settore”.

Ma le peculiarità della Cantina Su Binariu non finiscono qui: “Ci tengo a sottolineare – conclude il titolare Giuseppe Zedde – che, nel segno della biodiversità, sto recuperando diverse varietà vitivinicole rare, quasi in via di estinzione. Con orgoglio mi definisco ‘tutore di viti antiche’ in quanto, dopo aver sperimentato diverse tipologie di coltivazione e produzione, visti gli ottimi risultati, ho continuato a perseguire questa strada perché, pur essendo una piccola realtà aziendale, la mia cantina è rimasta in sella come i grandi cavalli da competizione”.

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