Bottega Siciliana, gusto e benessere nel segno della Dieta mediterranea

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«L’Italia senza la Sicilia non lascia alcuna traccia nell’anima: è qui la chiave di tutto» sosteneva W. Goethe. Già perché la Sicilia è il giardino della biodiversità naturale, culla della dieta mediterranea, miniera di prodotti e ingredienti che strizzano l’occhio al benessere e che costellano l’’offerta della Bottega Siciliana di Troina, negozio ed e-commerce specializzato nella ricerca e vendita di prodotti agroalimentari tipicamente siciliani. Una selezione di prodotti non raffinati, a partire dalle farine per finire al sale, miele grezzo, marmellate senza zuccheri aggiunti, olio Evo, biologico e Igp, e tanti altri prodotti che se esistesse la possibilità di utilizzare l’etichetta a semaforo, tutti avrebbero il verde come «lascia passare».

L’idea di aprire una bottega siciliana, sia fisica che on-line, nasce per la sensibilità culturale di due giovani, Ilaria Mancuso e Giuseppe Smeriglio, che hanno sentito l’esigenza di impegnarsi a promuovere la cultura del cibo «buono», vero e proprio alfiere della dieta mediterranea, riconosciuta patrimonio dell’Unesco già dal 2010: una dieta ricca in cereali (oltre il 60% delle calorie totali), povera in grassi (meno del 30%), con una prevalenza dell’olio extravergine di oliva per oltre il 70% dei grassi aggiunti e degli acidi grassi mono- e poli-insaturi su quelli saturi. «Bisognerebbe quindi definire più propriamente questo tipo di alimentazione come dieta tradizionale siciliana piuttosto che mediterranea – sottolinea Smeriglio -. Numerosi studi hanno messo in relazione il modello alimentare mediterraneo con lo stato di salute e la longevità delle popolazioni. I dati emersi concordano nell’attribuire a questo modello alimentare la capacità di ridurre il rischio di mortalità per qualunque causa, con particolare riguardo alle malattie cardio-vascolari, ai tumori e altre importanti patologie cronico-degenerative. In tal senso, una dieta tradizionale siciliana o di tipo mediterraneo potrebbe costituire uno strumento di prevenzione primaria di fondamentale importanza, al fine di ridurre l’enorme diffusione cui sono andate incontro patologie cronico-degenerative e tumori nelle società “occidentali”, inclusa la nostra».
Se non esiste alcun dubbio circa il ruolo fondamentale delle dieta mediterranea nella prevenzione primaria delle malattie cardiovascolari e tumorali, numerosi studi scientifici dimostrano un ruolo analogo della nostra dieta tradizionale nella prevenzione delle malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer e la sclerosi multipla. Recentemente alcuni importanti medici inglesi, tra cui il Dr. David Haslam, presidente del National Obesity Forum, hanno scritto al Ministro della Salute britannico una lettera con cui sostenevano che «la battaglia contro la demenza dovrebbe focalizzarsi sui benefici della dieta Mediterranea, piuttosto che su farmaci».

Anche il prof Franco Berrino, epidemiologo e nutrizionista di fama internazionale, collaboratore dell’Istituto Tumori di Milano dove, fino al 2015, ha diretto il Dipartimento di Medicina Predittiva, sottolinea che «la raccomandazione del mondo della ricerca scientifica è quella di basare l’alimentazione quotidiana su cibi di natura prevalentemente vegetale non industrialmente raffinati: non la farina bianca ma quella integrale; non il pane bianco ma quello integrale e così per il riso. Quindi è bene scegliere su un’ampia varietà di cereali non raffinati industrialmente, di legumi, di verdure, di frutta».

 

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