Perché scegliere un Master Uninform?

Il tasso occupazionale, ad un anno dal Master, è del 90%, la busta paga è più pesante (rispetto ad un laureato magistrale) e la probabilità di avvicinarsi ad uno sbocco lavorativo in linea con il proprio percorso di studio è decisamente più elevata. Ancora dubbi sulla scelta Master o Laurea Magistrale?

La laurea oggi è poco “professionalizzante”.

A sostenerlo è Almalaurea, con una ricerca svolta sul profilo dei laureati del 2018, dalla quale emerge che il 42% dei laureati italiani non ha svolto alcuna esperienza di tirocinio o lavoro riconosciuto. Per trovare una possibile soluzione a questo sono state sviluppate 14 lauree triennali professionalizzanti in tre differenti ambiti: Ingegneria, Edilizia e Territorio, Energia e Trasporti. Tuttavia, un percorso di questo tipo non è comunque abilitante per accedere agli ordini professionali.
Insomma, è la corretta via all’impratichimento dei futuri dottori, ma non si tratta certo di un’alternativa al master.

Diplomati master occupati in tempo di record!

Il segreto? Probabilmente lo stage. Il mercato del lavoro premia i percorsi che affiancano i propri allievi sino all’inserimento in azienda, non è un caso che il Master TQM ed il Master Quality di Uninform vantino oltre il 90% di Placement Occupazionale, trend confermato da un’altra ricerca di Almalaurea, relativa alla formazione post laurea, secondo la quale l’86,6% degli studenti master (di diverso settore e livello) lavorano grazie ad esso, la metà dei quali con un contratto a tempo indeterminato.
A rendere ancor più appetibile la scelta di un master è anche e soprattutto la posizione lavorativa assunta nel breve periodo dopo la conclusione del percorso. Dai dati raccolti dagli ultimi anni emerge che gli ex master hanno maggiori possibilità di trovare sbocchi in linea con le proprie ambizioni lavorative rispetto ad un laureando magistrale.

Inoltre, anche la differenza in busta paga è notevole. La retribuzione mensile netta, ad un anno dal conseguimento del master, è pari a 1.412 euro per i corsi di primo livello e 1.817 euro per quelli di secondo livello, contro i 1.153 euro percepiti da un laureato magistrale (fonte ilSole24ore).
A questo punto la domanda sorge spontanea, se i presupposti sono questi, perché si dovrebbe preferire una laurea magistrale al master?

La risposta è abbastanza scontata, il prezzo.

Il costo medio è di circa 5000 euro, ma, dati alla mano, un posto su cinque è coperto da borse di studio erogate dalla propria regione o provincia, come il Pass Laureati Puglia o Torno Subito Lazio, o direttamente dalla Scuola di Formazione, come nel caso dei Percorsi Formativi di Uninform che mettono a disposizione dei propri candidati borse di studio parziali o dilazioni di pagamento con le quali ammortizzare il costo.
Investire nella propria formazione oggi è fondamentale; è proprio in questo periodo in cui il Coronavirus ha messo in difficoltà l’economia mondiale che emerge in modo inequivocabile l’esigenza per tutte le aziende di avere necessità di professionisti con competenze specialistiche riconosciute e titoli qualificati.

Nel 2020, dati ISTAT, il tasso di occupazione per gli under 35 è del 19,7% per chi possiede solo la licenza media, del 45,8% per i diplomati e del 58.8% a livello di laurea e post-laurea. A dimostrazione del fatto che un titolo di studio più elevato fa la differenza.
Per maggiori info visita il sito o scrivi a info@uninform.com!

www.uninform.com

 

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