La Val Seriana dice addio a Demetrio Grassenis, figura di spicco dell’imprenditoria bergamasca e tra i fondatori della Duesse Coperture di Ponte Nossa

Grassenis aveva fondato con Amedeo Zanotti e Ilario Santus la Duesse Coperture facendola diventare, nel corso di 20 anni, una solida realtà imprenditoriale nel campo delle coperture metalliche e delle operazioni di smaltimento e bonifica dell’amianto. Lascia la moglie e due figli: la Val Seriana piange uno dei suoi imprenditori più amati.

Demetrio Grassenis Duesse Coperture Bergamo

Demetrio Grassenis

Lutto nel mondo dell’imprenditoria bergamasca: Demetrio Grassenis, di Oneta in Val Seriana, si è spento all’età di 53 anni, lasciando la moglie Teresita Nodari e i due giovani figli. Instancabile lavoratore, Grassenis era tra i fondatori della Duesse Coperture, azienda creata 20 anni fa con Amedeo Zanotti e Ilario Santus, tra le prime in Italia a occuparsi di interventi di bonifica e smaltimento dell’amianto e solido punto di riferimento nel settore delle coperture e rivestimenti metallici in campo industriale e commerciale.

Una vita consacrata alla famiglia e al lavoro, come ci racconta l’architetto Damiano Ornaghi, direttore tecnico dell’azienda, regalandoci un profilo professionale e umano inedito di Grassenis: «Parlare di Damiano è difficile, la perdita è grande. Lo affermo senza retorica: era innanzitutto una persona di una bontà totale, nella più ampia accezione del termine. In lui la figura dell’uomo s’intrecciava con quella dell’imprenditore. Era un artigiano quando ha fondato la Duesse e negli anni non ha mai perso la semplicità e l’umiltà che lo contraddistinguevano. Professionalmente, non faceva pesare la sua posizione di titolare perché non aveva mai atteggiamenti autoritari, ma era sempre aperto al confronto. Per far capire come fosse Demetrio: quando, come in ogni azienda, capitava anche da noi che qualcuno commettesse degli errori, lui non si arrabbiava, non si alterava, ma cercava di trovare sempre una soluzione, un accomodamento, senza drammi o recriminazioni. Era una figura di ragguardevole rilevanza nell’imprenditoria bergamasca e nel suo settore era considerato un vero esperto, competente e con una visione volta al futuro. Non gli ho mai visto prendersi un giorno di vacanza… e non per mancanza di tempo, voglia o risorse, ma perché la sua vacanza era stare a casa con la famiglia o in azienda a lavorare».

La dimensione familiare di Grassenis è stata un altro punto fermo della sua vita: «La moglie e i figli erano il suo mondo. Demetrio non era solo un punto di riferimento per tutti noi, qui in azienda, ma lo era soprattutto nella sfera privata: di una generosità fuori dal comune, rinunciava al suo per il bene degli altri. Era una persona bella da vivere ed essergli amici era semplice perché lui era un uomo altruista e sempre disponibile. Sarà una vita meno serena senza di lui».

Ornaghi esprime una speranza per il futuro: «Quello che ci lascia in questi anni di lavoro spero sia un buon insegnamento e un viatico per proseguire nella strada che lui e i suoi soci hanno segnato, magari anche migliorandola: sarebbe il suo sogno se fosse ancora vivo».

 

 

Exit mobile version