Ecco l’Upbeat di Doka Italia: la rivoluzione del verbo digitale

Ottobre è, per Doka, sinonimo di nuovo slancio per il debutto dei risultati di un’operazione condotta con perizia ormai da diversi mesi e che punta a trasformare le dinamiche di cantiere.

La multinazionale austriaca con sede italiana a Milano lancia Upbeat Construction e si concentra su soluzioni digitali offrendo numerosi servizi e applicazioni che mirano ad incrementare la produttività nei cantieri.

L’edilizia digitale. In Italia esistono eccellenze di enorme spessore in termini di costruzioni, una di queste è Doka. L’azienda specializzata in opere provvisionali, si prepara ora al lancio dei servizi digitali, il culmine di un lungo e virtuoso processo iniziato già con il debutto e-commerce a febbraio 2019.

“Cosa sta facendo Doka? Sta proattivamente introducendo la digitalizzazione nel mondo delle costruzioni che non è certo il più alfabetizzato in termini digitali” ha spiegato Simone Saccani, Head of Marketing and Product Management.

“Con un’introduzione strutturata, il gruppo Doka sta diffondendo nel mondo il verbo digitale nel campo edilizio attraverso Upbeat Construction, che oggi lanciamo ufficialmente in Italia”.

“La nostra offerta di servizi digitali ha cominciato a crescere lo scorso anno, quando, già al Bauma di Monaco abbiamo presentato l’Upbeat. Abbiamo iniziato il roll-out in paesi target con l’obiettivo di introdurli a livello mondiale entro il 2021, spiega Massimiliano Guelfi, Head of Engineering di Doka Italia.

“Quello della digitalizzazione è un processo ongoing, caratterizzato da un ventaglio di prodotti variegato ma che si basa su un concetto: la cassaforma è un asset di cantiere, uno strumento che staziona in cantiere per molto tempo e in quantitativi considerevoli. Se mettessimo ipoteticamente in fila le casseforme presenti in un cantiere raggiungeremo la superficie di diversi campi di calcio. L’idea è sfruttare questa enorme superficie per raccogliere informazioni, la cassaforma da mero commodity diventa uno strumento funzionale che raccoglie dati. Il tutto supportato ovviamente da un sofisticato sistema di software e servizi digitali”.

Conclude Guelfi: “L’obiettivo è quello di implementare i servizi esistenti e svilupparne di nuovi che possano poi convogliare in un’unica piattaforma. Parliamo di attrezzature che forniscono un dato qualitativo, misurano la produttività di cantiere, e correlano i dati con le condizioni al contorno quali manodopera, logistica, clima. Il tutto favorisce trasparenza ed è un dato molto rilevante. Questi dati permettono poi di prendere decisioni corrette, di fissare obiettivi di sfruttare al meglio i materiali e di potenziare la competitività”.

A proposito di Upbeat construction – digital services for higher productivity:

pensate a una canzone che vi motiva e vi dà la carica, una melodia che vi strappa subito un sorriso e vi spinge a ballare. Upbeat è esattamente questo. E proprio questo è il modo in cui vogliamo scuotere il settore con tutti i nostri servizi digitali e imprimere un ritmo per un’edilizia più produttiva, sempre orientati all’utente e determinati a sostenerlo nel suo lavoro. Solo così possiamo creare un flusso di lavoro per i progetti di costruzione e riuscire a sfruttare nuovi potenziali.

www.doka.com

www.upbeatconstruction.com

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