Decreto Rilancio, via a nuovi incentivi del programma “Resto al Sud”

decreto rilancio

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Dal Decreto Rilancio arriva nuova linfa per imprese e professionisti del Mezzogiorno. Il provvedimento rafforza gli incentivi del programma “Resto al Sud”, migliorando le condizioni di accesso e rendendo più appetibili le agevolazioni a sostegno della nascita e dello sviluppo di nuove attività imprenditoriali o libero professionali nelle regioni del Meridione e nelle aree del Centro Italia colpite dai terremoti del 2016 e 2017. La Sardegna rientra nelle aree che possono usufruire del programma, rivolto a chi ha un’età compresa tra i 18 e i 45 anni.

Il Decreto Rilancio ha introdotto diverse novità. Innanzitutto ha previsto la concessione di un ulteriore contributo a fondo perduto, a copertura del fabbisogno circolante, per i beneficiari che hanno già ottenuto l’incentivo. Le condizioni necessarie per accedervi sono: aver completato il programma di spesa ammesso alle agevolazioni; essere in regola con il pagamento delle rate del finanziamento bancario e con gli adempimenti previsti dalla normativa. Il contributo è di 15mila euro per le attività svolte in forma di ditta individuale o di libera professione esercitata in forma individuale, e di 10mila euro per ogni socio per le attività esercitate in forma societaria, fino a un massimo di 40 mila euro.

Altre due importanti novità introdotte dal decreto 19 maggio 2020, n.34, convertito dalla Legge 17 luglio 2020, n.77, sono:il massimale di spesa per le sole imprese individuali è stato elevato a 60mila euro; per tutte le iniziative imprenditoriali il nuovo mix di agevolazioni, sempre pari al 100% del programma di spesa ammesso, prevede il 50% di contributo a fondo perduto e il 50% di finanziamento bancario agevolato.

L’agevolazione “Resto al Sud”, curata da Invitalia, finanzia: attività produttive nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura; fornitura di servizi alle imprese e alle persone; turismo; attività libero professionali (sia in forma individuale che societaria).

Le spese ammissibili sono quelle sostenute per:ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili (massimo 30% del programma di spesa); macchinari, impianti e attrezzature nuovi; programmi informatici e servizi per le tecnologie, l’informazione e la telecomunicazione; spese di gestione (materie prime, materiali di consumo, utenze, canoni di locazione, canoni di leasing, garanzie assicurative) – massimo 20% del programma di spesa.

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