Via ai lavori per la sistemazione definitiva del Ponte di Baschi.

L’arteria è importante dal momento che mette in collegamento Todi ed Orvieto, ossia la E45 con l’Autosole. Ma per poter attraversare il ponte di Baschi in tutta sicurezza, si dovrà aspettare sino al prossimo gennaio. Per adesso l’Anas ha posizionato una trave provvisoria di acciaio che ha permesso la riapertura al traffico leggero. E’ dal 22 luglio scorso che i disagi si assommano per le imprese delle due aree, tagliate letteralmente fuori dalla strada di comunicazione, che ha subito il degrado quando ha dovuto assorbire l’enorme traffico derivato dopo la interruzione del Viadotto Montoro di Narni. Comunque un po’ di luce si intravede dal momento che il cronoprogramma per il rifacimento in sicurezza del ponte sul lago prevede l’avvio dei lavori alla metà del mese di settembre. Lo ha anche ricordato l’assessore Enrico Melasecche, il quale è stato sollecitato, nell’ultima seduta dell’Assemblea Legislativa, dai consiglieri regionali della Lega, Francesca Peppucci e Daniele Carissimi.
L’assessore Melasecche ha spiegato che “anche su mia sollecitazione l’Anas ha programmato gli interventi in due fasi: per riaprire in modalità provvisoria nel più breve tempo possibile, ed in una seconda fase per la riapertura definitiva”. Dopo aver elencato e spiegato tecnicamente gli interventi posti in essere nella prima fase, Melasecche ha aggiunto che “proseguono le attività di realizzazione della seconda fase degli interventi che consentiranno la riapertura anche ai mezzi pesanti, senza limitazioni di carico. Tali interventi potranno essere avviati a partire dalla seconda metà di questo mese di settembre e durante l’esecuzione dei lavori potrà essere necessario sospendere temporaneamente il traffico sul ponte”.
L’ultimazione dei lavori e la conseguente riapertura anche al traffico pesante è prevista per il prossimo mese di gennaio 2021. L’investimento complessivo è di circa 1milione di euro.
Gli interpellanti hanno Peppucci e Carissimi hanno rimarcato come “le importanti criticità riscontrate sul viadotto di Montoro e sul ponte di Corbara devono farci meditare sull’importanza di un monitoraggio costante delle nostre infrastrutture”.

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