Il tatuaggio accompagna l’uomo (e la donna) sin dall’alba dei tempi. E’ un sigillo, un simbolo che, come un amuleto, rende visibile ciò che è invisibile, un tatuaggio può evocare un ricordo per noi fondamentale, può evidenziarci una qualità posseduta o desiderata, è un “segno” a cui diamo il compito quasi “magico” di racchiudere energie a noi care e rendercele visibili e disponibili all’occorrenza. Sarebbe fondamentale quindi, prima di tatuare in modo indelebile il proprio corpo, fare una ricerca dentro sè stessi, capire ciò che davvero ha potere su di noi e cercare il segno che lo rappresenti al meglio; che lo rappresenti nel modo più bello si ma, soprattutto, più efficace e personale per noi stessi. A volte ci si limita invece a cercare un disegno e a copiarlo sulla propria pelle; bello si, ma sarà efficace e gradito nel tempo? Un simbolo che ci appartiene davvero lo sarà probabilmente in eterno.
Mirko Pugliese è un artista a tout court: pittore, disegnatore, vignettista e ritrattista, ama rappresentare simbolicamente concetti elaborati, che siano su una tela, su una parete o sulla pelle.
Costantemente impegnato nelle sue diverse attività artistiche, Mirko ha dedicato all’arte del tatuaggio il suo laboratorio Tattoo Atelier, a cui dedica parte del suo tempo e nel cui termine “atelier” ha voluto strizzare l’occhio anche alla bellezza necessaria affinchè un simbolo tatuato sia gradevole ed efficace quando viene osservato. Secondo Mirko, prima di disegnare bozze e idee ci deve essere un “incontro empatico” tra chi vuole il tatuaggio e l’artista che dovrà crearlo. Si, artista, perché copiare ed incollare una immagine sulla pelle non è arte, creare un segno unico e intimo è Arte.
Il tattoo come lo intende Mirko Pugliese è quello dal significato più antico: dimmi di cosa necessita o cosa desidera il tuo Sé più profondo e creeremo insieme un sigillo da incidere sulla tua pelle.
Photo Luca Furlanut
