Luigi Pagano: ”Il recupero degli indumenti usati in un’ottica di cambiamento e limitazione degli sprechi”

Cucitex 2 è una realtà esemplare di economia circolare e sviluppo sostenibile operante da oltre vent’anni ad Ercolano e oggi trasferitasi in San Sebastiano al Vesuvio, nel napoletano.

La pluriennale esperienza nel settore del recupero e trattamento dell’abbigliamento usato ha portato l’azienda a raggiungere un livello eccezionale di commercio sia sul territorio nazionale ma soprattutto sui mercati esteri, quali Africa, Europa, Sud America, India e Pakistan.

Cucitex 2 rappresenta un tassello fondamentale nell’ingranaggio del recupero degli indumenti usati incentivando la raccolta differenziata con l’acquisto degli indumenti dismessi da raccolta, classificati con codice CER europeo come rifiuto urbano non pericoloso. I vantaggi del suo operato sono evidenziabili su più fronti: svuotamento dei cassonetti, città più pulite, recupero di capi di abbigliamento e regolare smaltimento dei rifiuti tessili smistati durante la fase di recupero.

Gli articoli trattati sono delle tipologie più disparate; dai capi più semplici ai capi vintage, dai materiali di scarto reinseriti come materia prima per l’industria tessile a veri e propri pezzi unici e integri delle migliori firme made in Italy.

“Lavorare, per noi, è come fare un viaggio nel tempo, tra presente e passato – afferma Luigi Pagano, settore amministrativo – la nostra società non sta progredendo, come può sembrare, direi piuttosto stia scavalcando, presa in una folle corsa verso una vanità priva di contenuti. Il nostro lavoro di selezione su grandi quantitativi di merce (1.500 tonnellate all’anno) ci porta a garantire soprattutto una grande scelta di abiti e accessori che, attualmente, costituiscono veri e propri indumenti, indistinguibili da quelli venduti dalla consueta boutique dove di solito si effettuano gli acquisti. I mercati che noi trattiamo ovviamente sono molteplici e differenti soprattutto in base al luogo geografico di riferimento.

Ad esempio, un territorio caratterizzato da alte temperature necessita di prodotti assai diversi da un territorio con temperature basse.

Facile intuire che paesi in via di sviluppo tendono ad immettere sul mercato abbigliamento utile e funzionale non che economico, ed altri mercati invece puntano ad un genere molto più ricercato e di lusso.

La differenza sta proprio nel fatto che, in molti paesi ancora, gli indumenti rappresentano, non tanto un vezzo o un miraggio di apparenza, bensì una necessità primaria.”

Cucitex 2 fa parte della filiera del settore industriale del tessile e coinvolge molta mano d’opera nel lavoro indispensabile di recupero e nella commercializzazione, sostenendo il riavvio del circuito economico dal basso. Un mercato dinamico che non si cristallizza su una idea unica ma sulle necessità, in un’ottica di cambiamento e di limitazione degli sprechi che salvaguarda il rispetto tra gli individui e della natura.

“Il nostro lavoro è affascinate perché ci rende anche testimoni dell’evoluzione dei costumi e del folklore del nostro Paese e nel mondo. Così notiamo come le gonne si siano progressivamente accorciate ed i pantaloni si siano sempre più ristretti – sottolinea Luigi Pagano – Cucitex 2 recupera pezzi finiti nel dimenticatoio, testimonia tangibile di una società del consumo sfrenato a scapito di un’emozione, un sentimento, una lettera dimenticata che spesso esce da un taschino e che magari nessuno ha mai letto. Noi raccogliamo le tracce che ci fanno guardare al passato con fascino e al futuro con speranza”.

Exit mobile version