Un passo avanti per la Fcu nella tratta Perugia S. Anna – Ponte S. Giovanni.

La “metropolitana” cittadina di Perugia potrebbe ripartire entro un paio d’anni: le speranze di rivedere il collegamento tra Sant’Anna e Ponte San Giovanni sembrano essere, questa volta, fondate si cose concrete. “L’impresa che sta realizzando i lavori dovrebbe riprendere presto il cantiere per realizzare le opere civili e l’armamento, confidando che l’anno 2022 veda l’inaugurazione della Ferrovia Perugia Sant’Anna-Ponte San Giovanni completamente rinnovata”. E’ quanto afferma l’assessore regionale ai trasporti, Enrico Melasecche. “Del progetto iniziale del costo di circa 25 milioni, soggetto a ribasso d’asta, – ha spiegato l’assessore – sono stati realizzati ad oggi circa 6,5 milioni di lavori e Rete Ferroviaria Italiana si accinge a procedere con un ulteriore stralcio entro il 2020. Circa un anno fa l’allora gestore, Umbria TPL e Mobilità S.p.A., ha predisposto una perizia di variante, per un importo di circa 2,9 milioni di euro, per la realizzazione del nuovo armamento nel rispetto di standard più sicuri, analoghi a quelli utilizzati sulla rete ferroviaria nazionale, con la previsione di binari in acciaio di maggior consistenza e traversine ancor più resistenti, da UNI 50 a UNI 60.
Ora RFI, che è subentrata nella gestione dell’infrastruttura ferroviaria regionale, può procedere con i lavori di ricostruzione dell’armamento potendo contare, per l’anno in corso, su risorse già disponibili per circa 5 milioni e mezzo di euro.
La vicenda della FCU – ricorda Melasecche – meriterebbe di essere tramandata ai posteri al pari e forse a maggior ragione delle vicende romanzate dell’Orient Express. Tali sono i colpi di scena, i rinvii, gli aumenti dei costi, i cambiamenti di normative che si sono succeduti nel corso di questa lunghissima storia che dura da tempo ma a cui questa Giunta regionale intende dare uno stop portando a conclusione sia le incredibili vicende burocratiche e tecniche sia soprattutto gli appalti oggi in mano ad RFI subentrata appunto a Umbria TPL e Mobilità, a sua volta subentrata alla gloriosa quanto travagliata FCU.
Come Regione dobbiamo nel frattempo rendicontare i lavori realizzati in questi anni per sbloccare gli ultimi finanziamenti dal MIT. Faremo di tutto perché l’opera possa essere completata e di nuovo conclusa nei tempi minimi necessari recuperando gli anni perduti. L’impegno c’è tutto – ha concluso l’assessore Melasecche –  e quest’opera rappresenta uno dei non pochi simboli del nuovo corso regionale verso la ripresa dell’Umbria e, nel caso specifico della riapertura della storica Stazione ferroviaria al centro di Perugia”.

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