Officina Ortopedica e Centro Protesi Giansanti, a Torino da 30 anni protesi personalizzate per tutte le esigenze

Michele Giansanti
A Torino, in via Caramagna 30, a pochi metri dal Palavela, uno dei luoghi simbolo delle Olimpiadi Invernali 2006, da quasi 30 anni l’Officina ortopedica di Giansanti Michele realizza protesi personalizzate per gli arti inferiori e superiori, oltre ad una vasta gamma di articoli ortopedici su misura, come tutori, busti, ginocchiere,  plantari e calzature.

Creata nel 1992 dalla passione e dall’esperienza tecnica ortopedica di  Michele Giansanti, l’Officina negli anni si è ingrandita e oggi comprende un negozio, quattro laboratori, quattro sale prove di cui una, recentemente allargata, sembra una vera e propria palestra. Oltre ad un parcheggio per le auto, c’è un posto riservato alle autoambulanze e tutti gli ingressi adatti alle carrozzine.

“La soddisfazione di poter vedere una persona in piedi o nuovamente autonoma dopo un’amputazione –  spiega con orgoglio il titolare Michele Giansanti – mi ha spinto molto presto verso questa professione. Ho capito la mia vocazione quando, giovanissimo, ho visto un filmato sui feriti sul lavoro che perdevano un arto. Ho cominciato a lavorare come dipendente in diversi posti, per fare esperienza, e poi a 32 anni ho deciso di mettermi in proprio ed applicare le mie conoscenze”.

Le cause di un’amputazione sono diverse e vanno dai traumi o incidenti d’auto o sul lavoro, alle malattie quali il diabete, i tumori o arteriopatie. “La persona che subisce un’amputazione – sottolinea Michele Giansanti – viene seguita dalla equipe medica, in modo che possa essere inserita nel programma per la preparazione protesica. Infatti è proprio in questo momento che entra in gioco l’officina ortopedica che viene di solito contattata dal paziente per la stesura di un progetto riabilitativo per l’arto artificiale. E noi, insieme al chirurgo e soprattutto al fisiatra cerchiamo di realizzare la protesi più adatta, sia alla conformazione fisica che allo stile di vita del paziente. In genere in questo primo stadio consigliamo la protesi che viene autorizzata dal servizio sanitario nazionale. Anche perché il paziente non ha nessuna idea di come possa interagire con la protesi; in pratica si testa anche la volontà del paziente e le sue potenzialità.  Poi se il paziente dopo un periodo temporale non molto lungo si trova bene, potremmo insieme realizzare una protesi più personalizzata, comunque adatta alle sue esigenze”. L’Officina Ortopedica utilizza solo materiali di alta qualità, come titanio, carbonio, alluminio, gel di stirene e silicone. Una volta confezionata e consegnata la protesi, il contatto con il paziente non finisce lì perché dopo la fornitura si svolgono diversi controlli, sempre in collaborazione  con il fisioterapista, che farà esercitare il paziente al miglior uso dell’arto protesico. “A volte – spiega Giansanti – c’è bisogno anche di un sostegno psicologico perché non è semplice abituarsi all’idea di avere un arto artificiale, anche se oggi la tecnologia ha raggiunto risultati eccellenti”.

SCOPRI DI PIÙ

Leggi anche Michele Giansanti, tecnico ortopedico: nella scelta di una protesi è fondamentale l’aspetto umano

Leggi l’approfondimento Ansa  Michele Giansanti, Torino: per realizzare una protesi occorre la collaborazione tra tecnici e medici

Visita il Sito  www.protesitutorigiansanti.com

Exit mobile version