Montebelluna (Treviso) – Dott. Fidone: “Ecco da dove nascono depressione, ansia e bullismo”

dott. fidone

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Stimato Psichiatra che opera nel territorio trevigiano, il dott Fidone è specialista in neuropsichiatria infantile, neurologo e psicoterapeuta: “Tra i grandi problemi della nostra epoca ci sono la depressione, l’ansia e, nel mondo dei più piccoli, il bullismo”.

Il dott. Fidone riflette sull’importanza di divulgare a ragazzi, famiglie e scuole le tematiche inerenti questo ambito: “Il bullismo è una forma di comportamento sociale di tipo violento e intenzionale, di natura sia fisica che psicologica e i bullo è colui che gode nel veder soffrire gli altri. È una forma di disfunzione. Importante è focalizzarci su chi ne subisce gli attacchi”. I giovani bullizzati oggi sono in aumento anche in Italia. “È importante che i ragazzi siano sensibilizzati a confrontarsi con la famiglia e gli insegnanti, che, a loro volta, non devono sottovalutare segnali come l’isolamento, il calo del rendimento scolastico, la depressione infantile, la paura di uscire e la non socializzazione. Si tratta di evidenti conseguenze che sono spesso riconducibili ad episodi di bullismo”.

La depressione, invece, negli adulti si sviluppa in maniera differente: “Ce ne sono di 4 tipologie. Da quella reattiva, conseguenza di un problema in amore o economico, ad esempio, a quella caratteriale, che sviluppa spesso chi è più introverso e vede i propri sogni non realizzarsi. Poi si arriva a quella definita “maggiore”: e soffrono circa 15 persone su 100 e si calcola che su 6 neonati, almeno uno ne soffrirà ed è dovuta ad un cattivo funzionamento di alcuni geni in alcuni periodi della vita del paziente, e alla distimia, nella quale si verificano alterazioni dell’umore con picchi di esaltazione. In questi ultimi due casi, la malattia è da curare per via farmacologica”.

Dall’altro lato, si parla sempre di più di psicosi, spesso legata a fatti di cronaca e paure collettive: “La psicosi semplice non va confusa con la schizofrenia, che è preferibile curare a livello ospedaliero. Un paziente affetto da psicosi può essere quello che vive particolari momenti di paura, o che è eccessivamente sospettoso, sente le voci, ad esempio: comportamenti legati a diversi disturbi, curabili in forma leggera a livello farmacologico”.

Infine l’ansia, altro grande “male” della nostra epoca: “Si tratta di qualcosa di fisiologico, insito per definizione nella natura umana. Basti pensare che ciò proviamo oggi è l’evoluzione della paura dell’Homo Sapiens che temeva di essere aggredito dagli animali più feroci del suo tempo. Una paura atavica e che alcuni soggetti vivono in maniera più pesante. Basti pensare che molti pazienti, spesso, consultano prima il terapeuta che con il medico curante, in caso di dolori. L’ipocondria, infatti, rappresenta una delle forme di ansia più frequenti e comuni oggigiorno”. Quali conseguenze in questi pazienti? “Stress, insonnia, paure spesso eccessive. L’ansia è un’emozione di base, che comporta uno stato di attivazione dell’organismo e che si attiva quando una situazione viene percepita soggettivamente come pericolosa, ma non è detto che lo sia in effetti. E anche le conseguenze vanno amplificandosi”.

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