Pensioni, più sinergia tra pubblico e privato per garantire un futuro alle nuove generazioni

© ANSA +CLICCA PER INGRANDIRE Pagine Sì! SpA 31 gennaio 202012:29 News Suggerisci Facebook Twitter Altri A- A A+ Stampa Scrivi alla redazione Alberto Bernava di B&T Assicurazioni di San Vito Al Tagliamento

© ANSA +CLICCA PER INGRANDIRE Pagine Sì! SpA 31 gennaio 202012:29 News Suggerisci Facebook Twitter Altri A- A A+ Stampa Scrivi alla redazione Alberto Bernava di B&T Assicurazioni di San Vito Al Tagliamento

Si parla sempre molto di pensioni, in particolar modo a seguito dell’entrata in vigore, nel 2013, della riforma Monti-Fornero. La vera riforma però è la 335/95 chiamata anche “Riforma Dini” che ha portato gradualmente il sistema delle pensioni dal calcolo retributivo a quello contributivo. «L’articolo 1 della riforma Dini disciplina i coefficienti di trasformazione necessari per il calcolo della pensione – spiega il dott. Alberto Bernava di B&T Assicurazioni di San Vito Al Tagliamento (Pn) -. Questi esprimono il rapporto tra la prima rata annua di pensione e il montante contributivo (somma dei versamenti fatti dal lavoratore e interessi  calcolati con la media quinquiennale del tasso di variazione del Pil). A gennaio di un anno fa sono entrati in vigore i nuovi coefficienti di conversione e che saranno aggiornati nuovamente nel 2021 Le riduzioni sono drammatiche: si passa da un -11% per coloro che vanno in pensione a 57 anni, ad un -17% per coloro che si ritireranno dal mondo del lavoro a 70 anni».
Il confronto viene fatto rispetto ai coefficienti adottati nel periodo 1996-2009 e tale dinamica infligge un duro colpo alle giovani generazioni che vedono sempre di più allontanarsi il traguardo della pensione, con una riduzione inarrestabile dell’assegno mensile. «Gli under 45 pagheranno il conto salatissimo lasciato da chi, in passato, ha dato molto più peso al ritorno elettorale nel breve termine che non nel lungo periodo – conclude Bernava -. Ci riferiamo, in particolar modo, alla riforma Brodolini del 1969 che introdusse il principio del  calcolo retributivo (valore della pensione legato agli ultimi anni di lavoro). Oggi come non mai vi deve essere una sinergia tra pubblico e privato per far fronte a questa emergenza generazionale: chi ha meno di 40-45 anni ha davanti a sè scenari non idilliaci e deve iniziare a preoccuparsi del proprio futuro».

Exit mobile version