Le Donne del Vino: fare formazione e favorire l’internazionalizzazione con il sostegno del Parlamento per rafforzare la presenza femminile nel mondo del vino

PHOTO CANIO ROMANIELLO / OLYCOM

Grande soddisfazione per Paola Longo, vicepresidente dell’associazione Le Donne del Vino, che il 24 settembre a Roma, nel corso dell’audizione alla Commissione Agricoltura della Camera, ha parlato lungamente dell’attività dell’associazione nazionale in cui affianca da anni la presidente Donatella Cinelli Colombini. Si è trattato di un incontro di fondamentale importanza per portare avanti le istanze delle Donne Del Vino su lavoro e imprenditoria femminile in agricoltura, un comparto in forte crescita nel nostro Paese.

Titolare con i fratelli Osvaldo e Giovanni della storica enoteca nel centro di Legnano, Paola Longo è impegnata da anni nella promozione del ruolo delle donne nella filiera produttiva del vino. «L’obiettivo di questa audizione – ci spiega – è stato raccontare chi siamo e cosa facciamo concretamente noi Donne del Vino. Presentare il nostro percorso, iniziato nel 1988, ed esporre le nostre attività sono state le dovute premesse per sensibilizzare le Istituzioni sull’importanza di investire sull’imprenditoria femminile, ma in primis sulla formazione e sull’internazionalizzazione».

Quello del vino è un mondo ancora per lo più maschile e non scevro da pregiudizi. «È vero – prosegue Paola Longo – ma qualcosa sta cambiando: le donne del settore apportano un valore aggiunto insostituibile perché sono culturalmente preparate, dinamiche, aperte alle innovazioni e informate. Inoltre, e mi riferisco soprattutto alle piccole produttrici, sono pronte ad affrontare grossi sacrifici, difficoltà e tanta burocrazia per realizzare il proprio sogno».

Le mission dell’associazione sono diffondere la cultura del vino, il consumo responsabile e promuovere il ruolo delle donne del vino nella società: «Come associazione manteniamo un profilo alto in quanto siamo ambasciatrici nel mondo di un prodotto italiano di eccellenza che va presentato al meglio, ma non ci consideriamo un’associazione di élite: dietro ci sono storie di vita di grandi, ma soprattutto piccole realtà».

Formazione e internazionalizzazione sono gli obiettivi su cui stanno investendo le Donne del Vino: «Sul portale dell’associazione presentiamo due progetti che rispecchiano le nostre qualità: dinamismo e innovazione. Il primo si chiama progetto Future ed è appena andato online: si tratta di un archivio telematico con tutte le opportunità formative per le under 30. Il secondo è l’E-LEARNING, un progetto di formazione a distanza volto a potenziare il naturale talento femminile nella comunicazione con due proposte formative: un corso on line rivolto a chi sta già lavorando nel mondo vitivinicolo e un altro per chi desidera entrarci».

Quindi, promozione e rinnovamento: «Ma non solo – conclude Paola Longo – nell’ottica di tessere una rete con le associazioni estere il 20 e il 21 novembre saremo presenti al primo Forum internazionale di donne del vino (Simei 2019 a Fiera Milano-Rho) con l’obiettivo di creare un network con le associazioni femminili del vino di tutto il mondo, per scambiare opportunità, esperienze e diffondere notizie sulle rispettive attività».

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