Oro: quando è il caso di vendere e quando è il caso di comprare

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La storia ci insegna che avere oro a casa, o sotto forma di investimento, rappresenta un approdo sicuro e privilegiato.

Ci sono situazioni in cui appare molto conveniente acquistarlo per conservarsi un investimento certo e conveniente.

Quando si parla di investimenti, ovviamente bisogna tenere in considerazione i pro e i contro, soprattutto se l’acquisto (o la  vendita) di oro riguarda la Borsa.

La corsa all’oro e le sue cause

Sulla scorta di quelli che sono stati i valori storici dell’oro, viene in risalto che la tendenza generale dalla sua prima quotazione è sempre stata al rialzo.

Questo in particolare se messo a confronto, a parità fissa del metallo prezioso, con il dollaro americano.

Una simile situazione dipende da alcuni fattori. In primis si deve considerare che l’oro è un metallo sempre più raro. Pare infatti che le miniere, utilizzate e sfruttate per decenni, siano ormai sature, andando a esaurire così le risorse disponibili.

A questo poi, si aggiunge che la richiesta su scala mondiale non si placa, e non parliamo solo di oggetti preziosi da gioielleria. Se pensiamo a nuovi mercati emergenti come Cina e India che insieme fanno 2 miliardi di abitanti non possiamo non immaginare nel breve futuro ad un aumento di richiesta esponenziale del prezioso metallo giallo, una richiesta che farà schizzare la quotazione oro usato alle stelle.

Da non sottovalutare anche la richiesta crescente nelle industrie che in talune situazioni utilizzano questo metallo per costruire alcuni prodotti e metalli derivati.

All’indomani dell’industrializzazione di una vasta gamma di Paesi, sarà automatico che in tutto il mondo aumenterà la domanda dell’oro.

C’è infine da considerare che l’oro viene concepito come un valore rifugio da chi investe, soprattutto dagli investitori istituzionali. Il che comporta l’aumento delle riserve di oro delle banche in rapporto all’aumento dei rischi dei mercati finanziari tradizionali.

Considerati su larga scala questa serie di fattori, viene subito in risalto il valore dell’oro, e l’importanza che ha tutt’ora nella nostra società.

Si tratta di un fenomeno al rialzo, che farà parlare di sé in futuro, tanto quanto ha scosso già il passato.

La convenienza di comprare oggi l’oro finanziario

Questo periodo, che sul piano economico politico è particolarmente delicato, rappresenta un momento interessante per l’acquisto dell’oro  finanziario.

È sempre più alto l’interesse degli investitori per una materia prima che non tradisce né delude mai. E una simile attrazione da parte dei trader dell’oro, si è sviluppata soprattutto negli ultimi quattro anni.

Dopo essere uscito da un periodo di forte ribasso (durato parecchi anni), l’oro ha di nuovo conquistato il settore investimenti, rendendo appetibile l’acquisto. La qual cosa si deve in particolare alla recessione che ha coinvolto sia la maggior parte dei mercati finanziari che (nello specifico) il mercato borsistico.

Dal 2015 ad oggi è diventata dunque una garanzia acquistare l’oro finanziario, considerato come un approdo sicuro per ogni evenienza. Possono essere coperte le posizioni a rischio, permettendo agli speculatori di godere di un potente incremento della quotazione per il futuro.

La convenienza dell’acquisto dell’oro in Borsa con dei piazzamenti bancari

Uno dei metodi per l’acquisto dell’oro in Borsa concerne l’utilizzo di un prodotto di piazzamento bancario che includa un settore di attività in oro. In alternativa si possono anche utilizzare i conti in oro che portano all’acquisto dell’oro fisico stoccato dalla banca.

Quest’ultimo metodo per quanto molto conveniente, ha un costo relativamente oneroso, per cui lo si consiglia solo se effettivamente si ha disponibilità di spendere ingenti somme di denaro. Un simile metodo permette infatti di pagare al tempo stesso le commissioni di stoccaggio e di tenuta di conto. Si richiede infatti che l’investimento di partenza sia molto ingente per essere redditizio.

Vendere oro: ecco come

Abbiamo spiegato sommariamente che nonostante la crisi economica mondiale, l’acquisto di oro resta sempre un passo conveniente.

Tuttavia per stato di necessità, o per qualunque altro motivo legato al mercato può capitare che un investitore decida di vendere oro. Questo accade quando una quotazione si presenta più bassa, per cui l’unico passo conveniente diventa quello di disinvestire per reinvestire magari in altri approdi convenienti all’interno del mercato.

Vendere oro all’interno del mercato azionario rappresenta comunque un passo molto agevole: ETF, conti in oro, certificati aurei e azioni aurifere vengono comprati e venduti di continuo durante il giorno, per cui vendere oro investito richiede davvero una manciata di minuti.

Se invece l’intento è quello di vendere oro fisico, la situazione appare molto più intricata. Molte volte infatti sono le aziende o anche gli istituti finanziari a mettere a disposizione la possibilità di acquistare lingotti d’oro da investimento.

Permettendo l’acquisto è normale che gli istituti consentono pure l’azione inversa. In tal modo l’investitore può restituire l’oro fisico in cambio di denaro in contanti. Il pagamento che riceve è commisurato alla quotazione attuale del metallo.

In tal caso tuttavia si rischia di andare incontro ad un elevato spread, ovvero la società potrebbe trattenere sulla vendita dell’investitore un’elevata percentuale che supererà di norma il 5-7%.

Questi sono i motivi per i quali, nel momento in cui si investe sull’oro fisico, ci si deve informare in modo approfondito, per capire come funziona l’eventuale rivendita alla stessa azienda. In tal modo si potrà selezionare la proposta più vantaggiosa presente sul mercato.

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