Sull’isola dei Faraglioni alla scoperta della vera tradizione culinaria: il ristorante Verginiello si conferma una certezza per chi vuole mangiare bene a Capri

Il suggestivo panorama della Marina Grande di Capri fa da sfondo a uno dei ristoranti più frequentati e apprezzati dell’isola: il Verginiello. Ambito punto di riferimento di abitanti e turisti, il ristorante pizzeria si affaccia su uno degli scenari più amati al mondo ed è motivo di orgoglio per la famiglia Federico che lo gestisce da quando non era che un campo di bocce e nonno Costanzo Federico preparava ad amici e avventori un piatto di spaghetti con tutto il sapore del pomodoro partenopeo. Gli anni sono trascorsi, ma la passione per la buona cucina, tramandata di generazione in generazione, è semmai accresciuta, tanto che il figlio Luigi nel 1961 ha ufficialmente inaugurato il Verginiello, nomignolo attribuito al padre Costanzo per distinguerlo dalle omonimie e perché – si racconta bonariamente – si era sposato tardi.

 

Il Verginiello, oggi, è una garanzia e del vecchio campo di bocce e dello spaghettino verace ha mantenuto proprio il gusto della tradizione e della semplicità. «Proprio così, esordisce Nino Florio, genero di Luigi e direttore del locale -. La cura del cliente, la conoscenza delle materie prime, tutte freschissime, la valorizzazione della tradizione campana, e caprese in particolare, la stagionalità dei prodotti, la vasta offerta e un ottimo rapporto tra qualità e prezzo sono i punti di forza del nostro ristorante».

I piatti del Verginiello sono preparati al momento e rispecchiano la vera cucina dell’isola, con la pasta fatta in casa, i frutti di mare freschissimi, il pescato del giorno (scelto ogni mattina da Luigi, al mercato), le pizze con mozzarelle sopraffine: il cliente, qui, viene accompagnato e seguito in un’esperienza sensoriale che esalta vista e palato.

«Il rapporto col cliente – continua Nino Florio – è importantissimo. Il nostro staff è attento alle esigenze di ciascuno: chi serve ai tavoli conosce perfettamente tutte le pietanze, per cui può spiegare i piatti soprattutto ai turisti, e grazie alle 2 cucine e ai 5 chef riusciamo ad accontentare tutti velocemente. Chi viene da noi trova la qualità ma anche la rapidità del servizio».

La valorizzazione dei piatti tipici passa anche da una cantina di vini ben fornita, menu ad hoc o personalizzati e una capienza di 175 coperti suddivisi tra le sale interne e il giardinetto esterno affacciato sul mare. Ma non solo: al Verginiello il gusto e la tradizione della cucina partenopea si sposano anche con le richieste della clientela più esigente.

«I consumi sono cambiati – spiega Nino Florio – e per andare incontro alle necessità alimentari o dietetiche di molti clienti prepariamo anche gustosi piatti per vegetariani e vegani e pietanze senza glutine per chi soffre di intolleranze. Insomma, qui ogni tipo di richiesta viene esaudita e il cliente è sempre di casa».

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