Cappella degli Infermi a Perugia: restaurato il ciclo pittorico del Dottori

Si sono concluse le operazioni di salvaguardia, consolidamento e restauro su alcune porzioni dei dipinti murali della cupola del Dottori, presenti all’interno della Cappella ex Ospedale Santa Maria della Misericordia, a Monteluce di Perugia. Ne dà notizia l’assessore regionale al patrimonio, Antonio Bartolini, ricordando che queste operazioni appena concluse “rappresentano il primo passo di un progetto molto più ampio di restauro e risanamento conservativo della Cappella degli Infermi, dove la Regione Umbria ha stanziato complessivamente oltre 300.000 euro per il suo recupero e per il quale sono in corso, da parte degli uffici, le procedure di gara per l’affidamento dei lavori.”

Gli interventi sono stati finanziati dalla Regione Umbria e realizzati da qualificata azienda del settore, mentre la direzione dei lavori è stata eseguita dal Servizio regionale demanio e patrimonio, in stretta collaborazione con la Soprintendenza archeologia, belle arti e del paesaggio dell’Umbria.

La Cappella degli Infermi, posta nell’ambito dell’ex area in cui era posto il Policlinico di Perugia nel quartiere di Monteluce, ora oggetto di profonda e radicale riqualificazione urbana, risale ai primi anni ’40. I lavori ebbero inizio nel 1936 e le decorazioni delle pareti e della volta furono affidate al pittore Gerardo Dottori che lavorò da luglio 1942 al gennaio 1943, per la decorazione della cupola e della parete di fondo.

“Il restauro della Cappella degli Infermi – ha sottolineato Bartolini – è un fatto importante dal punto di vista religioso e per le necessità di culto del quartiere. E a questo proposito abbiamo dato vita ad un accordo con l’Archidiocesi di Perugia che si occuperà della gestione della Cappella. Il tutto senza dimenticare – ha proseguito Bartolini – che in quella Cappella si trova uno dei cicli pittorici più completi realizzato da Gerardo Dottori a Perugia. E dunque il restauro assume anche un grande significato culturale legato a questo grande artista. Tra l’altro proprio il ballatoio di questa Cappella, attualmente ancora di proprietà privata, quando sarà restaurato, diventerà la sede dell’Archivio e della Fondazione Dottori”.

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