L’”oro verde” dell’Umbria scorre a Lugnano in Teverina

La più grande raccolta di olivi da tutto il mondo: così definiscono a Lugnano in Teverina, paese dell’Umbria meridionale, la collezione di ulivi, che viene sempre incrementata anno dopo anno. In questo fine settimana, 15 e 16 dicembre, visite guidate al parco coi ricercatori del Cnr che tengono sotto controllo da un punto di vista colturale l’evoluzione della collezione: gli olivi sono ben 930 olivi di oltre 300 varietà diverse provenienti da 19 paesi del mondo, tra cui Americhe, Africa, Asia e numerosi paesi del Mediterraneo, una ricchezza di conoscenze. Il tutto a sottolineare l’importanza dell’ulivo e dell’olio in questa zona, così forte da farlo chiamare l’”oro verde” dell’Umbria. Molte le aziende olivicoltrici, molti i molini, tanti gli occupati, grande il giro d’affari, in una zona che sta facendo della qualità il suo punto forte. Ne è l’esempio il progetto “No fly zone” con il quale si vuole combattere la mosca olearia senza chimica, senza fitofarmaci che possano alterare il prodotto.
In programma anche il gemellaggio tra la collezione di Lugnano e quella di Assisi che, inaugurata nel 2016 nell’orto della cattedrale di San Rufino, e che conta ulivi provenienti da 25 paesi del mondo. Tale collezione, di alto valore simbolico, intende lanciare un ulteriore messaggio di pace attraverso la pianta di ulivo, da sempre simbolo di pace e luce, ad illuminare le menti dei potenti, in questo momento di grande incertezza.

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