Ciro Corigliano: diventare Società Benefit è dare un’anima all’azienda

etica ambientale

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“Si può chiamare “evoluzione della specie”: le attività umane sono nate nella preistoria perfettamente integrate con la natura e le sue leggi, e nel tempo queste leggi sono state sostituite con quelle create dall’uomo, innescando una graduale sopraffazione dell’ambiente e dei suoi simili sino ad arrivare ad oggi, ad un passo dal baratro. Ora l’uomo sembra inizi a riflettere sul suo operato ed a ri-guardare ciò che gli accade intorno rimodulando anche il suo modo di “stare al mondo”. Per questo motivo, oggi, quasi ogni tipo di attività aziendale può scegliere di dichiararsi Società Benefit”.

A parlarne è, Ciro Corigliano, Agrotecnico laureato in Economia, oltre che consulente tributario  nello Studio Corigliano di Grottaglie, in provincia di Taranto.

“La Società Benefit – aggiunge Corigliano – è una recente forma giuridica, applicata dal gennaio 2016, che può essere adottata, come cita la L.208-2015, commi 376-384, da tutte quelle aziende che ‘…nellesercizio di una attività economica, oltre allo scopo di dividerne gli utili perseguono una o più finalità di beneficio comune operando in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territori e ambiente, beni ed attività culturali e sociali, enti e associazioni ed altri portatori di interesse. Pertanto, oltre l’interesse dei soci, gli amministratori societari, le Società Benefit devono tener conto del loro impatto sulla comunità e sul luogo in cui operano, e di conseguenza mettere in essere una serie di strategie volte alla riduzione di tale esternalità.”

Quasi tutti i tipi di società previsti dal codice civile possono utilizzare la forma giuridica di Società Benefit, apportando delle modifiche allo statuto e all’atto costitutivo ed inserendo nell’oggetto sociale gli scopi di “beneficio generale”.

La Società Benefit redige annualmente una relazione concernente il perseguimento del beneficio comune, da allegare al bilancio societario, e che include la descrizione degli obiettivi specifici, delle modalità e delle azioni attuate dagli amministratori per il perseguimento delle finalità di beneficio comune, oltre alle eventuali circostanze che lo hanno impedito o rallentato, nonché la valutazione dell’impatto generato utilizzando lo standard di valutazione.

La Società Benefit può infine introdurre, accanto alla denominazione sociale, la dicitura “Società Benefit” o l’abbreviazione “SB”.

“Tale società conclude Corigliano – va oltre la semplice ‘dichiarazione di sani intenti’ di un imprenditore in quanto essere umano, assume bensì la veste di un vero proprio ‘impegno verso il prossimo e verso l’ambiente’ a conseguire, si i propri obiettivi economici, ma rispettando e migliorando nel contempo la vita degli altri ed il pianeta che ci ospita”.

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