Torino, una fotografia completa sulle realtà imprenditoriali innovative

aziende torinesi

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Presentati questa mattina i dati della quinta edizione dell’Osservatorio sulle imprese innovative della provincia di Torino, indagine realizzata dalla Camera di commercio di Torino e dal Politecnico di Torino, nell’ambito delle attività del PID (Punto Impresa Digitale). Lo studio rappresenta una fotografia completa sulle realtà imprenditoriali, siano esse start up, PMI o grandi imprese, che nel territorio creano e fanno business con prodotti e servizi innovativi, attraverso strategie, investimenti e modelli di business differenti.

“L’innovazione torinese ha un volto e un nome in queste 1.800 aziende, realtà importanti, di dimensioni diverse che, grazie ai loro investimenti in R&S, riescono ad essere competitive nei mercati nazionali e internazionali dove il successo si gioca sulla qualità e l’affidabilità di prodotti e servizi, più che sul prezzo – ha osservato Vincenzo Ilotte, Presidente della Camera di commercio di Torino. – In questo vivace panorama non mancano criticità importanti che possono, tuttavia, trasformarsi in sfide per il futuro: la scarsa consapevolezza sull’utilità dei sistemi 4.0, il ricorso limitato alla brevettazione, la difficoltà nell’accesso al credito, la necessità di risorse umane con specifiche competenze. Proprio su questi temi il nostro ente può fornire molte risposte: per questo oggi lanciamo il nostro Desk Start Up, un servizio completo che può aiutare l’impresa innovativa in tutti gli stadi di sviluppo, dalla start up in fase di definizione fino all’azienda già avviata che vuole continuare a crescere anche a livello internazionale”.

“Come sottolineato nel nuovo Piano Strategico del Politecnico 2018-24, l’Ateneo vuole aumentare ancora di più la capacità di generare impatto sul territorio e la società attraverso il trasferimento tecnologico – ha spiegato Giuliana Mattiazzo, Vice Rettore al trasferimento Tecnologico del Politecnico di Torino. – Per citare solo alcune delle attività, stiamo intensificando gli incontri con le PMI per spiegare come introdurre innovazione nelle aziende, con giornate come il Techshare Day, o con www.knowledge-share.eu, la piattaforma-vetrina dei brevetti della ricerca pubblica supportata dal Mise; forniamo un servizio gratuito di diagnosi della loro proprietà intellettuale; favoriamo la costituzione di imprese spin-off e la loro crescita”.

Le informazioni raccolte dall’Osservatorio monitorano complessivamente oltre 1.800 aziende, di cui 176 inserite per la prima volta quest’anno. Le imprese devono rispondere a particolari criteri come l’appartenenza a settori high-tech, la presenza di attività brevettuale in anni recenti, l’iscrizione nella sezione speciale del Registro Imprese, la collocazione in incubatori e parchi scientifici, la partecipazione a Poli di Innovazione del Piemonte o a progetti speciali di innovazione della Camera di commercio, l’assegnazione di progetti di ricerca cofinanziati da soggetti pubblici.

Il campione, con 420 imprese rispondenti, è costituito per il 48,8% da Pmi e il 13% da startup. La maggioranza opera in settori ad intensità tecnologica media o alta, con una elevata incidenza di imprese operanti nell’ICT (22,5%). Circa il 54% delle imprese opera a livello internazionale dove i prodotti e i servizi realizzati sono soggetti a rapida evoluzione tecnologica.

Rispetto alla precedente indagine condotta nel 2014, sul campione di imprese analizzato si registra un aumento nella percentuale di imprese che ha realizzato innovazioni nei processi produttivi/operativi (dal 22,3 al 29,3%). A spiegare questa tendenza è la disponibilità delle agevolazioni fiscali previste dai piani nazionali di Impresa 4.0 lanciati nel 2016 e 2017, aspetto che spiega, inoltre, un significativo aumento nella percentuale di imprese che dichiara di aver usufruito di finanziamenti e agevolazioni pubbliche per l’innovazione (dall’8% del campione monitorato nel 2014 al 23,5% del campione attualmente esaminato).

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