La crisi della Astaldi sta creando gravi ripercussioni sul tessuto economico regionale

La Astaldi ha presentato richiesta di ‘concordato in bianco’. Di per sé non sarebbe la prima volta che una grande impresa di Costruzioni generale si trova in difficoltà. Il fatto è che interessa l’Umbria per essere impegnata nei lavori della strada Perugia-Ancona, appaltati dalla Quadrilatero spa. Il Consiglio Regionale ha discusso, per poi approvare all’unanimità, una mozione per “porre in essere tutte le azioni di propria competenza, insieme alla Regione Marche, comprese le escussioni delle fideiussioni, intervenendo presso Governo, Anas e Quadrilatero, al fine di garantire la ripresa dei lavori nei cantieri, tutelando imprese e lavoratori che in questi mesi, nei diversi ruoli, sono stati interessati alla realizzazione delle opere”. La Regione Umbria vuole la ripresa dei lavori nei cantieri, tutelando imprese e lavoratori che in questi mesi, nei diversi ruoli, sono stati interessati alla realizzazione delle opere.

E’ stato pure ricordato che la richiesta di concordato da parte della ditta Astaldi, assegnataria di un importante appalto della Quadrilatero anche di recente, sta creando gravissime ricadute nel tessuto economico del nostro territorio regionale: molte imprese umbre che hanno lavorato in subappalto oggi rischiano di non essere liquidate e la Regione non può rimanere impassibile difronte a questa dimostrazione di poca affidabilità finanziaria di un’impresa della Quadrilatero. Inoltre il sistema di tutela e controllo non ha strumenti idonei per monitorare ed intervenire per evitare fallimenti e concordati in corso d’opera, che fanno calare un velo di non credibilità negli organi preposti per la gestione ed il controllo di queste importanti opere viarie.
La società Quadrilatero ha già liquidato svariati milioni alle imprese assegnatarie, sicuramente nella speranza che con quelle risorse si potessero liquidare i subappaltatori anche se questo non è avvenuto: ad oggi si prospetta una gravissima crisi economica per le aziende subappaltatrici coinvolte con un reale rischio di fallimento che coinvolgerebbe centinaia di operai e decine di imprenditori umbri”.

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