Prosciutto di Norcia: festa a Roma per l’Igp

Prima Milano e quindi Roma nel tempio del made in Italy agroalimentare Eataly, a cui seguirà Napoli e il Mann (Museo Archeologico Nazionale di Napoli). E’ questo l’itinerario de ‘La strada del prosciutto’, progetto per far conoscere il Prosciutto di Norcia Igp e far venire tramite il suo assaggio di visitare anche quella fetta di Umbria dove si produce.

Un evento a cui hanno partecipato, tra gli altri, Andrea Sisti (amministratore unico della Landscape & Food Lab), Alessandra Pesce (sottosegretario di Stato al ministero delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo), Pietro Bellini (presidente del Consorzio di Tutela Igp Prosciutto di Norcia e sindaco di Preci), Nicola Alemanno (sindaco di Norcia).

L’evento di Roma è stata anche l’occasione per celebrare la ‘maturità’ del prosciutto, con il primo pezzo marchiato nel 2000.

Ad assicurare il corretto processo di allevamento dei suini, della realizzazione del prosciutto e della sua conservazione per ottenere la certificazione Igp è il Parco tecnologico agroalimentare 3A. I maiali da cui si ricava il Prosciutto di Norcia Igp pesano mediamente 160 kg e danno prosciutti che pesano circa 14 kg da freschi e 8,5 Kg una volta stagionati (non meno di 12 mesi). Il prosciutto, ampiamente scotennato, è saporito ma mai salato.

La lavorazione del prosciutto di Norcia Igp coinvolge 1.500 allevamenti, 20 macelli, tre laboratori di sezionamento, dieci prosciuttifici e nove affettatori confezionatori.

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