Le “Bandiere del Gusto” premiano le eccellenze gastronomiche dell’Umbria.

agabiti albano presidente coltivatori diretti

Ci sono anche le bandiere del gusto dopo quelle blu e verdi e vanno ad indicare i prodotti dell’eccellenze territoriale italiana. L’Umbria non ne lascia nessuno per strada e coì viene premiata la fagiolina del Lago, il sedano nero di Trevi, lo zafferano di Cascia e Città della Pieve e il pecorino di Norcia. E molte atre specialità ovviamente perché le bandiere del gusto sono sessantanove in Umbria. Lo rende noto la Coldiretti regionale in occasione della presentazione della classifica dei primati enogastronomici e della più ricca esposizione della variegata offerta delle località turistiche nazionali durante quest’estate. Le “bandiere” – sottolinea Coldiretti – sono assegnate alle specialità censite dalle regioni che sono ottenute sul territorio nazionale secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni.
A livello nazionale sono salite al numero record di 5.056 le “Bandiere del gusto” a tavola nel 2018. Un risultato – afferma Coldiretti – del lavoro di intere generazioni di agricoltori impegnati a difendere nel tempo la biodiversità sul territorio e le tradizioni alimentari.
L’Italia e il suo futuro – sottolinea Albano Agabiti presidente Coldiretti Umbria – sono legati alla capacità di tornare a fare l’Italia anche nell’offerta turistica, imboccando intelligentemente la strada di un nuovo modello di sviluppo che trae nutrimento dai punti di forza che sono il proprio patrimonio storico ed artistico, il paesaggio e il proprio cibo.
Per quanto riguarda l’Umbria nella classifica regionale delle specialità, dominano le paste fresche, panetteria e pasticceria con 31 tipologie di prodotti, come ciaramicola e pampepato o umbricelli, seguiti da 13 carni fresche e insaccati, come capocollo e mazzafegati, 12 prodotti vegetali, come la cipolla di Cannara, la fagiolina del Lago e il tartufo bianco e nero pregiato, 6 tipi di pesce, come il persico reale del Trasimeno, 4 formaggi, come il pecorino di Norcia, 2 condimenti, tra cui la pasta di olive e 1 prodotto di origine animale, la ricotta salata. Tutti prodotti agroalimentari di qualità – conclude Coldiretti – che rappresentano una ricchezza per l’Umbria e per le imprese agricole, che possono vendere senza intermediazioni e far conoscere direttamente le caratteristiche e il lavoro necessario per realizzare specialità territoriali uniche e inimitabili. Intanto, secondo un’indagine Coldiretti/Ixe’ divulgata sempre in occasione dell’assegnazione delle “Bandiere del gusto 2018”, più di quattro italiani su 10 (42%) in vacanza acquistano prodotti tipici come souvenir che si classificano come i preferiti nell’estate 2018.

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