Catanzaro, casa per famiglie con bambini ricoverati

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Il ricovero ospedaliero è sempre un’esperienza piuttosto traumatica per una persona e la sua famiglia che, per un periodo più o meno lungo, sconvolge la vita, induce a cambiare i ritmi abituali, costringe a confrontarsi con la sofferenza, con la paura di quello che sta accadendo o che ancora può accadere. Oltre a tutto ciò, il ricovero di una persona della famiglia che deve offrire assistenza, comporta anche problemi logistici e, non per ultimo, economici. Se poi a ricoverarsi è un bambino, il problema è ancora più serio, perché non in tutte le strutture ospedaliere viene consentito ad almeno uno dei genitori di stare con lui/lei in reparto. Se non si abita nella città in cui è situato l’ospedale, si tratta allora di trovare una sistemazione alloggiativa temporanea nei suoi pressi e questo non è facile.

In molte città d’Italia ci si è attrezzati con strutture che offrono accoglienza temporanea (gratuitamente o ad un costo ridotto) a persone che hanno parenti ricoverati in ospedale, ma a Catanzaro una struttura di questo tipo oggi mancava. Dal 2 luglio scorso chi ha bisogno di alloggio a Catanzaro per stare vicino al proprio bambino/bambina ricoverato, ha una comoda opportunità nella casa “Alma Mater” (in Via Bambinello Gesù n° 26, dunque nella zona Nord della città, non lontano dal Presidio Ospedaliero Pugliese-Ciaccio). La struttura è messa a disposizione dal Rotary Club Catanzaro 1951, affidata per la gestione alla Fondazione Città Solidale onlus in comodato gratuito, e conta sul sostegno della Caritas Italiana – che finanzia un progetto con il Fondo CEI 8 per Mille – e dell’Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace, grazie alla sensibilità e premura dell’Arcivescovo Vincenzo Bertolone.

Dunque, un nuovo segno tangibile dell’amore della Chiesa per i più piccoli. Si tratta di 5 monolocali, ciascuno dei quali è dotato di angolo cottura, servizi, salottino con TV, camera da letto. Si vuole offrire un ambiente accogliente a tutta la famiglia, attrezzato con le comodità della casa e che assomigli il più possibile ad una “casa”. Il servizio si rivolge a: piccoli pazienti oncologici o affetti da altre patologie gravi, che necessitano di cure in regime di day hospital; nuclei familiari di minori pazienti oncologici o affetti da altre patologie gravi, in attesa di cicli di terapia, controlli e follow – up; famiglie di persone che, in condizione di disagio sociale ed esclusione, necessitano di ripetute cure in regime di day hospital.

Il progetto prevede attualmente la presenza di operatori di accoglienza qualificati e di volontari e sarà sempre garantita la reperibilità per l’accoglienza e il supporto alle famiglie, specialmente per le loro esigenze nella struttura. All’occorrenza vengono attivate anche ulteriori presenze ed offerti ulteriori servizi: figure professionali di supporto per il disbrigo di pratiche, per affrontare le problematiche psicologiche e sanitarie connesse all’esperienza che la famiglia sta vivendo, per la realizzazione di incontri di Auto Mutuo Aiuto; affiancamento ai familiari dei degenti per rendere meno traumatica la loro esperienza. La Fondazione valorizzerà inoltre un pulmino totalmente attrezzato per il trasporto di portatori di handicap e di malati che necessitano di un mezzo di trasporto “speciale”. Il servizio offerto all’interno della casa, si integrerà inoltre con un altro servizio messo a disposizione dal Rotary Club Catanzaro 1951, il quale, al piano terra dello stesso immobile, offre un servizio di ambulatorio sociale, con assistenza sanitaria gratuita per persone italiane e straniere indigenti.

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