Avis: una targa per celebrare l’impegno alla donazione

“Donare è una scelta di vita e un progetto di salute”. Questo il testo della targa posizionata a Foligno, nell’area antistante il presidio ospedaliero, giovedì 14 in occasione della Giornata mondiale del donatore, che è stata istituita dall’Oms 14 anni fa nel giorno della nascita di Karl Landsteiner (scopritore dei gruppi sanguigni e coscopritore del fattore Rhesus). Un’iniziativa sostenuta dal sindaco del Comune di Foligno, dal Direttore Generale dell’Usl Umbria 2, dall’assessore regionale alla tutela e protezione della salute, dall’Avis Regionale dell’Umbria, dall’Avis Provinciale di Perugia e dall’Avis Comunale di Foligno.

In tale giornata l’Avis regionale ha ricordato come in Italia siano complessivamente 1,7 milioni i donatori di sangue che quotidianamente garantiscono la disponibilità di una risorsa terapeutica indispensabile per la vita di molti pazienti: di questi 31.500 sono umbri e 2.500 di Foligno. L’Avis ha inoltre sottolineato che “ogni anno, nel mondo, vengono effettuate 92 milioni di donazioni di sangue. Quasi il 50% di queste avviene nei Paesi sviluppati, dove si concentra solo il 15% del totale della popolazione mondiale (fonti Oms). In Italia nel 2017 sono state effettuate oltre 2,5 milioni di donazioni di sangue di cui oltre 40.600 in Umbria: l’Avis Umbra ha contributo assicurando il 93% del raccolto”.

Una situazione che però non è affatto rosea: le donazioni a livello nazionale per il terzo anno consecutivo sono infatti in calo. In Umbria il dato è particolarmente significativo (-9,32%) ed è dovuto all’invecchiamento della popolazione e al ricambio generazionale, con i giovani che hanno un minore indice donazionale.

L’Avis Umbria, sottolineando come abbia “iniziato ad attuare strategie volte ad impegnare l’associazione nella motivazione del nuovo donatore, nel servizio di chiamata programmata, di accettazione e fidelizzazione dei soci” ha anche evidenziato l’impossibilità di “risolvere il problema se non con il diretto coinvolgimento delle Istituzioni: Regione, Province, Comuni, Aziende Sanitarie e Ospedaliere che spesso si limitano ad adottare atti di programmazione, piani regionali condivisi e validi, ma in gran parte disattesi. Occorre uno sforzo congiunto per risolvere il problema e l’Associazione non resterà a guardare confermando la sua disponibilità e collaborazione”.

Donazione di sangue, ma non solo. “Una particolare attenzione – afferma l’Avis Umbria – dovrà essere rivolta a incrementare la raccolta di plasma, che oggi si pone nettamente al di sotto del livello di autosufficienza costringendo il nostro Paese, e la nostra Regione, a ricorrere al mercato dei medicinali plasma derivati con notevole impegno finanziario”.

Exit mobile version