Ancona, Industry 4.0 Confindustria: i tre pilastri della quarta rivoluzione industriale

Sono state oltre 60 le presenze alla tappa di Ancona di Industry 4.0, il roadshow di Confindustria dedicato alla digitalizzazione delle piccole e medie imprese.

Claudio Schiavoni, Presidente di Confindustria Marche Nord, ha commentato l’unica tappa marchigiana affermando che “si deve accompagnare il processo di digitalizzazione, un passaggio obbligato e inevitabile per le aziende delle Marche, un passaggio che richiede non solo un forte cambiamento culturale, ma anche la capacità di acquisire competenze nuove e complesse”.

L’incontro di Ancona coincide con le dichiarazioni del Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia che proprio in questi giorni ha detto “l’impresa cambia se gli imprenditori cambiano, accettando di aprire il capitale, di assumere competenze innovative, di rischiare”.

Cosa si fa nelle Marche

Il Presidente di Confindustria Marche, Bruno Bucciarelli, ha fatto il punto sull’attuale situazione che contraddistingue la Regione in termini di digitalizzazione, prima su tutte la costituzione del Digital Innovation Hub marchigiano: “costituito insieme alle nostre Associazioni territoriali per stimolare la diffusione fra le imprese di industria 4.0 nel prodotto, nel processo, nella commercializzazione”.

“Vogliamo che il DIH Marche – ha spiegato Marco Gialletti delegato all’innovazione per Confindustria Marche – sia un organismo di reale supporto per nostre imprese”.

“Ogni azienda ha il suo percorso personale verso la digitalizzazione – ha continuato –  e il nostro obiettivo è che trovino nel DIH quella rete di competenze, di conoscenze e di supporti tecnologici che le aiuti a realizzare tale percorso. Il DIH sarà un facilitatore di relazioni attraverso il forte network internazionale di cui fa parte”.

I tre pilastri delle macchine intelligenti

Grazie alla digitalizzazione delle imprese l’Italia potrà contare su un importante fattore di emancipazione nei confronti della concorrenza internazionale.

Andrea Bianchi, che è il direttore delle Aree Politiche Industriali di Confindustria ha individuato tre pilastri della quarta rivoluzione industriale: “macchine intelligenti, che reagiscono in maniera automatica a stimoli che vengono dall’esterno, la sensoristica che ha aumentato in maniera esponenziale il numero dei dati e informazioni che sono disposizione e la conseguente capacità di stoccare, analizzare e trasformare enormi quantità di dati”.

Quale impatto sulle risorse umane?

L’impatto sulle risorse umane che avrà la quarta rivoluzione industriale è uno degli aspetti più discussi, durante l’incontro di Industry 4.0 Preparati al Futuro di Ancona è stato Leonardo Quattrocchi, manager e docente di Business Development dell’università LUISS Guido Carli, a porre l’attenzione sul fatto che “se è vero che il 28% dei lavori saranno sostituiti dai robot è altrettanto vero che industria 4.0 genererà il 35% in più di opportunità di lavoro nuove”.

Una sfida, quella del 4.0, che va accolta e affrontata a piccoli passi come suggerito da Nicola Intini, coautore del libro “La Fabbrica connessa”, uno degli interventi caratterizzanti la tappa marchigiana del roadshow di Confindustria.

 

Guarda il video della tappa di Ancona

 

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