Il ristorante Stella D’Oro, dello chef Marco Dallabona, illumina il borgo di Soragna

Marco Dallabona
Marco Dallabona
“Nelle terre verdiane, l’ambiente offre ancora tutto il sapore e la magia di una trattoria. E neppure la cucina se ne discosta tanto. Prodotti di prima qualità, finezza nelle preparazioni, sapori distinti, costanza nella realizzazione dei piatti”. Queste due righe tratte dalla guida Michelin condensano l’atmosfera di una locanda autentica, dove la tradizione incontra rivisitazioni d’autore. Siamo a due passi da Parma e il ristorante Stella D’Oro – un locale antico, risale al 1860 ed è stato sapientemente aggiornato in modo elegante – richiama appassionati da ogni parte d’Italia, grazie anche ad una cantina d’eccezione e a prezzi sostenibili.

«Il segreto? Innovare in modo garbato, alleggerendo le pietanze – spiega il titolare ed anima del ristorante, lo chef stellato Marco Dallabona – senza voler strafare a tutti i costi». E conosciamo un po’ da vicino Dallabona, chef tanto estroso quanto ospitale. Ha iniziato a dilettarsi tra i fornelli in tenera età, da qui la sua scelta di frequentare l’Istituto Professionale Alberghiero di Salsomaggiore che all’epoca era uno dei più apprezzati. Quindi vari stage – una formazione meticolosa in Francia – e una lunga permanenza Al Tramezzo di Parma, dove  ha ottenuto la stella Michelin. Stella che è stata poi riconfermata nell’attuale ristorante nel 2001, appena un anno dopo l’apertura.

La cucina di Marco Dallabona è legata al territorio ed allo stesso tempo ben digeribile. In sala regna la moglie Maria che con la sua cordialità fa sentire gli ospiti come a casa propria. Gli ospiti vengono presi per mano – con un servizio attento e puntuale e mai asfissiante – e guidati tra i piatti della tradizione e non solo, visto che il menù propone piatti particolari e di pesce, in un vero e proprio viaggio culinario. Basta varcare la soglia per immergersi in un mondo: culatello scelto e stagionato tra gli antipasti, tartare di Fassona, foie gras d’oca, infinite vie della pasta fresca fatta a mano, trionfo di secondi e dolci d’alta pasticceria che racchiudono i profumi di questa terra magica.

«Qual è il piatto migliore? Il menù non ha figli preferiti, lavoriamo i prodotti del territorio e anche il pesce – sorride Dallabona – tutto viene rigorosamente selezionato e le “new entry”  inserite dopo un’attenta fase di sperimentazione». Il punto di forza del ristorante è l’unione tra un menù d’alta cucina e prezzi accessibili, naturale trasposizione della filiera corta e di ricarichi oltremodo corretti. Stessa cosa dicasi del vino: circa 1800 etichette, una sintesi perfetta tra i lambruschi emiliani e i grandi champagne d’Oltralpe.

Stella D’Oro è capace di soddisfare anche le papille gustative più esigenti, clienti che hanno intolleranze particolari, senza contare piatti appositamente pensati per celiaci. Inoltre, al piano superiore troviamo 14 camere confortevoli, adatte a quanti desiderano immergersi nell’atmosfera incantata di Soragna durante la mattina successiva. Poi, magari a pranzo fanno ritorno al ristorante per un nuovo giro in compagnia di Marco e Maria: tra bellezze artistiche e paesaggi da fiaba per gli occhi, sappiamo che da Stella D’Oro loro si prenderanno sempre cura del palato.

 

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