“Modello Umbria” per l’Unione Lavoratori Europei: aperti dieci sportelli. Per ora.

Un nuovo soggetto, per quanto riguarda servizi sindacali, all’attività fiscale, legale e consumeristica ed altro ancora: è l’Ule, Unione Lavoratori Europei, un sindacato di “nuova generazione”, come gli piace farsi chiamare e che consolida la sua presenza in Umbria, con l’apertura in questi giorni di nuove sedi che seguendo a breve quella di Terni, dello scorso mese, danno un ulteriore segnale della volontà di investire nella regione e garantendo un servizio capillare ed attento all’indirizzo dei bisogni degli associati. Perugia, Ponte San Giovanni, Assisi, Foligno, Ferentillo, Calvi dell’Umbria, Narni, Amelia, Orvieto, sono questi i nuovi sportelli e, per il prossimo mese ne sono previsti altri 10. Una presenza che oltre ai servizi sindacali, all’attività fiscale, legale e consumeristica, fornirà agli associati convenzioni con importanti partner, per dare più peso ad un sindacato che punta sulla dinamicità; come recita uno slogan dell’organizzazione: “Un progetto insieme a te”. Il personale selezionato è costituito in prevalenza da professionisti, evitando come accade altrove, dipendenti “in distacco sindacale”, che difficilmente possono offrire la stessa competenza. Il Segretario Generale ha dichiarato: “Tutti i nostri sforzi sono proiettati a dare all’associato un valore aggiunto e servizi di altissima qualità, è l’unica strada per reinventare un sindacato, altrimenti lontano dalla gente”. Nel Convegno di Assimpresa di venerdì, a Napoli, è stata sottolineata questa linea che intende proporre il “Modello Umbria” replicandolo in tutta Italia, anche attraverso patti federativi e convenzioni confederali.

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