Terni si attrezza per “Umbria Jazz Spring”. E per il “Cantamaggio ternano”.

Un grande evento culturale, come Umbria Jazz. A cui farà seguito il tradizionale Cantamaggio Ternano. Saranno le grandi manifestazioni, nella mente della Regione a segnare il rilancio di Terni e di tutte le sue forme culturali e turistiche. Ed a spiegarlo ci ha pensato il Vicepresidente della Regione, Fabio Paparelli: “Umbria Jazz a Terni ha avuto un passato importante e credo possa avere un futuro importante grazie a questa manifestazione con cui la Regione ne ha voluto il ritorno nella città, con la sperimentazione dello scorso anno e quella ulteriore di quest’anno, rappresentata dalla sinergia con il Cantamaggio, manifestazione ricca di tradizione e storia”. È quanto ha affermato il vicepresidente della Regione e assessore al Turismo, Fabio Paparelli, intervenendo questa mattina a Terni alla presentazione del cartellone di eventi previsti nell’ambito di “Umbria Jazz Spring”, in programma dal 27 aprile al primo Maggio, e del “Cantamaggio Ternano”, che si svolge fra il 30 aprile e il primo maggio.
“Il ritorno di Umbria Jazz a Terni – ha detto Paparelli – è stato possibile grazie alla grande collaborazione con la Fondazione Carit e alla sensibilità di alcune aziende, che si sono aggiunte allo sforzo che Regione e Comune di Terni fanno e hanno fatto”. Quest’anno, “a promuovere questa manifestazione – ha sottolineato – abbiamo scelto, in sintonia con la Fondazione Umbria Jazz, quale protagonista della campagna di promozione turistica 2018 dell’Umbria proprio Umbria Jazz, evento diventato patrimonio nazionale grazie alla legge che l’ha recentemente inserita tra gli eventi di assoluto prestigio internazionale”.
“La Regione – ha detto ancora Paparelli – ha stanziato risorse impegnative per rilanciare i temi della cultura a Terni, quali quelli destinati al Teatro Verdi insieme alla Fondazione Carit o per potenziare l’offerta culturale, così come per le manifestazioni che oggi presentiamo, con una sinergia fra tradizione e futuro, per la rinascita culturale della città. Passi in avanti sono stati fatti, ma c’è bisogno che tutta la città accompagni questo processo e ne diventi protagonista. Noi continueremo ad investire in questa direzione”.

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