“Coerenza, sicurezza e garanzia”: ecco le parole chiave della dermocosmesi

foto repertorio

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Fruttonero natural cosmetics, azienda nata a Senigallia (Ancona) con l’obiettivo di creare un legame indissolubile tra il continente africano, le sue risorse e l’imprenditoria, è leader nel mercato della cosmesi naturale, con prodotti che vantano certificazioni bio e vegan. Una caratteristica che, a livello internazionale, disciplina e riconosce la serietà e la garanzia di un prodotto, anche in ambito cosmetico: “Si tratta di certificazioni che conferiscono un segno di eccellenza per tutta la filiera produttiva, a partire dalle materie prime fino ad arrivare al prodotto finale”.

Sono molte le certificazioni di questo settore che disciplinano in maniera rigorosa ogni prodotto, puro o formulato, dagli oli essenziali alle creme viso e corpo, in grado di tutelare il consumatore che così può essere concretamente aiutato a riconoscere un prodotto vegano o biologico. “Non è semplice per l’utente finale orientarsi in questo senso: oggigiorno sono molti i prodotti realizzati e leggere le etichette non sempre è la prima cosa che si fa di fronte agli scaffali di un negozio o di una farmacia”.

Qual è, concretamente, l’importanza di queste certificazioni? Il Dott. Sandro Rossi, responsabile del marchio, non ha dubbi: “Ogni attestato viene rilasciato a seguito di approfondite indagini sull’azienda e sui suoi prodotti, e unicamente da enti riconosciuti e certificati, come ICEA, Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale ispirato al rispetto per l’ambiente e l’uomo, e che crea valore aggiunto per prodotti e servizi, e valore economico per imprese che operano nei settori più vari. Un’azienda del settore che vuole farsi spazio ed eccellere nella ricerca del basso impatto ambientale, della sostenibilità e del rispetto del lavoro, deve seguire un iter rigoroso per ottenere queste certificazioni, fondamentale garanzia di sicurezza e serietà”.

Fruttonero, infatti, persegue da anni l’obiettivo di produrre creme e oli con l’utilizzo di materie prime selezionate e riducendo al massimo l’impatto sul clima, la fauna e la flora dei paesi originari, in particolare l’Africa, dove opera sostenendo alcune comunità locali in Costa d’Avorio, con valori etici e sociali che portano una diretta ricaduta su piccole attività agricole e cooperative femminili del territorio.

E il packaging? “È opportuno essere coerenti fino in fondo, dalla produzione alla comunicazione. In tal senso se un’azienda vuole posizionarsi nel mondo bio e vegan, facendo del rispetto per l’ambiente la propria bandiera, anche il packaging dovrà essere ecologico e rispettare le medesime regole dei singoli prodotti, rispecchiandone l’intento nei confronti di un minor impatto ambientale”.

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