Giorno del ricordo: Marini, “Vi è il dovere del ricordo, per trasmettere valori del dialogo”

Anche l’Umbria ha partecipato al ‘Giorno del ricordo’, istituito con L.92/2004 per ricordare le vittime delle foibe e l’esodo dalle loro terre a cui furono costretti istriani, fiumani e dalmati alla fine della Seconda Guerra Mondiale.

“Le stragi delle foibe – ha dichiarato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini – hanno provocato una ferita che è ancora aperta nel tessuto sociale del nostro paese e rappresentano una pagina tragica della storia per troppo tempo coperta dal silenzio. Dobbiamo invece mantenere viva la memoria, anche per evitare che si ripetano avvenimenti del genere”.  Una pagine che ha coinvolto “molte famiglie italiane che hanno dovuto contare le vittime e fare la scelta dolorosissima di abbandonare la loro terra e le loro case”.

Una giornata commemorativa che non è fine a se stessa ma attraverso la quale, avverte la Marini, le istituzioni hanno il dovere di “ricordare gli eventi tragici che hanno segnato la storia, non solo con l’obiettivo di onorare la memoria delle vittime, ma anche per trasmettere ai più giovani i valori del dialogo e della collaborazione”.

La presidente della Regione Umbria, nel suo messaggio, si dichiara inoltre “profondamente d’accordo con il Presidente della Repubblica Mattarella quando ammonisce tutti sui rischi del nazionalismo e dell’odio etnico che hanno generato guerre fratricide, stragi e violenze disumane”.

Exit mobile version