Intervista a Pasquale Lampugnale, Presidente Piccola Industria e Vice Presidente Confindustria Benevento

Lei occupa un ruolo importante sia come imprenditore che come Presidente Piccola Industria e Vice Presidente della Confindustria di Benevento. Può illustrarci quale è al momento la situazione economica del territorio e quali sono i settori che ne trainano l’economia ?

La Provincia di Benevento conta 280 mila abitanti e circa 35 mila imprese iscritte presso la Camera di Commercio di Benevento. Ha un PIL provinciale formato per il 20% da industrie manifatturiere, per il 56% dai servizi, per il 17 % dal commercio, per il 7 % dall’agricoltura. Se consideriamo 100 il totale complessivo dei settori in cui è suddivisa la struttura economica, possiamo dire che il 6,9% è la percentuale del comparto agricolo, il 10,9% dell’industria in senso stretto, l’8,1% dalle costruzioni, il 18,3% dal commercio servizi di alloggio, ristorazione, comunicazione, il 55,8% da altri sevizi. Insomma una suddivisione fortemente eterogenea nella quale il settore dei servizi risulta essere comunque prevalente. Tuttavia Benevento in termini percentuali risulta tra le province campane che hanno maggiormente contribuito alla crescita del Pil regionale (+1,7%). Questo indice testimonia la consistenza del tessuto imprenditoriale che esprime eccellenze in diversi comparti. La Nestlè è certamente una best practices in questa direzione ma molti altri investitori cominciano a vedere il territorio con occhi benevoli. A giocare un ruolo positivo intervengono, infrastrutture, trasporti, sicurezza, tutti fattori decisivi e capaci di incidere sul futuro della città e della provincia.

L’occupazione giovanile è uno dei problemi che affligge in maniera differente l’intero territorio nazionale. Può illustraci i dati e le prospettive di Benevento ?

L’occupazione è purtroppo uno dei fattori di criticità che il paese ancora non riesce superare, nonostante le politiche attive per il lavoro. Tale situazione purtroppo si riflette anche su base territoriale. Tuttavia dopo anni di profonda crisi, che hanno portato alla perdita di 20 mila posti di lavoro, negli ultimi due anni abbiamo recuperato circa 10 mila occupati e nel 2016 registriamo 80mila occupati in provincia. Il Sole 24 ore, nella XXVIII edizione dell’indagine annuale, colloca Benevento alla 95esima posizione per qualità della vita, ma nonostante la collocazione nella parte bassa della classifica la fotografia che emerge di Benevento e della sua provincia ci restituisce un quadro confortante relativamente ad alcuni indicatori. In merito alla vivacità imprenditoriale raggiungiamo posizioni della classifica apicali (4° posto) per numero di imprese registrate e soprattutto per start-up innovative ed export. Certamente bisogna lavorare ancora molto sul fronte della disoccupazione, della ricchezza e dei consumi. Il nostro obiettivo è quello di rendere il territorio sempre più attrattivo al fine di richiamare investimenti e trattenere, così, i nostri giovani.
In questo periodo gli incentivi all’occupazione, uniti a politiche di investimento attive potrebbero giocare un ruolo decisivo e offrire ai tanti giovani presenti sul territorio opportunità concrete e serie di lavoro.

Quali sono le azioni che si possono attivare per favorire un’ulteriore presenza turistica in un territorio ricco di storia e di cultura?

Il nostro Paese è universalmente conosciuto per la grande ricchezza culturale che lo caratterizza: 3.609 musei; quasi 5.000 siti culturali tra monumenti, musei e aree archeologiche; 46.025 beni architettonici vincolati; 34.000 luoghi di spettacolo; 49 siti Unesco, centinaia di festival ed iniziative culturali, tradizioni che animano i territori. La Campania con 6 siti è tra le Regioni del Sud con più siti Unesco. Nel 2016 in Campania sono stati registrati 7.052.624 visitatori e 35.415022 € di introiti. Nel 2015 tra Benevento e Montesarchio si contano oltre 37.000 visitatori per i soli musei.
Le dinamiche dei flussi turistici relativi al 2015 consentono di avere una dimensione degli effetti economici diretti sul territorio. Limitatamente alla componente straniera, si registra nel 2015 un incremento in Campania pari al 5,4%, che mette in luce la crescente capacità del territorio di attrarre visitatori esteri. Tale fenomeno risulta più elevato per le province di minori dimensioni, quali Benevento, che raggiunge un +92%, dato che da un lato è il segnale di una crescita dell’intero sistema turistico ricettivo e dall’altro di una migliorata capacità del sistema turistico locale di vendere prodotti e servizi. Secondo dati 2016, registriamo un ulteriore incremento dei flussi turistici ma esclusivamente nel capoluogo, nella provincia, purtroppo, si registra un riduzione del flusso.
I punti di forza della città e del territorio sono certamente i molteplici siti archeologici e culturali di cui la provincia ed in particolare il capoluogo è dotato e la sicurezza del territorio che conferisce un importante appeal per i visitatori. A nostro sfavore giocano i collegamenti ferroviari con le mete turistiche importanti più (Salerno, Napoli, Roma) vicine e l’assenza di una rete turistica integrata.

Exit mobile version