Per adesso niente soldi ai lavoratori della Nardi di Selci Lama in piena agitazione per le grandi preoccupazioni per il futuro dell’azienda. La società ha chiesto il concordato preventivo in continuità, un procedimento che congela tutti i debiti dell’azienda, compresi quelli verso i lavoratori, alla data del 30 gennaio 2018.” Questo comporta sostanzialmente l’impossibilità per i dipendenti di riscuotere nell’immediato le somme non percepite, mensilità di novembre, dicembre e tredicesima 2017 – spiegano i sindacati – Contemporaneamente il concordato preventivo blocca anche il pagamento dei tfr degli ex dipendenti usciti nell’ultimo periodo, oltre a tutti i debiti dell’azienda nei confronti di fornitori, istituti previdenziali e banche. In queste condizioni – osservano Fim, Fiom e Uilm – l’azione di lotta intrapresa con grande sacrificio e determinazione dai lavoratori Nardi nelle ultime settimane viene interrotta, vista l’impossibilità di conseguire il risultato del recupero delle spettanze nell’immediato. Rimane invece ovviamente aperta la discussione in merito al futuro dell’azienda e nell’incontro già fissato in Regione per il prossimo 5 febbraio, oltre alla firma della Cig, chiederemo all’azienda impegni precisi per il rilancio produttivo e la continuità occupazionale”.
Vertenza Nardi, il cinque febbraio un confronto tra le parti
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