Clima: Coldiretti Umbria, gennaio anomalo

“Siamo di fronte agli effetti dei cambiamenti climatici che si stanno manifestando con il moltiplicarsi di eventi estremi, sfasamenti stagionali e precipitazioni brevi ma intense e il repentino passaggio dal sereno al maltempo”. Coldiretti Umbria commenta così il clima registrato in Umbria nel mese di gennaio registrato dall’Osservatorio Agroclimatico del Mipaaf.

Nella seconda decade (la stessa in cui vi è stato il picco del virus influenzale) le temperature massime sono state di 1,9 gradi superiori alla media storica e vi è stata una diminuzione delle precipitazioni del 33,4%. Anche nella prima decade la situazione non è stata molto diversa con temperature massime di 4,2 gradi sopra la media e precipitazioni diminuite del 28%.

“Gli sbalzi termici e le precipitazioni hanno pesanti effetti sui cicli della natura, sull’agricoltura e sull’allevamento ma anche sulla salute dell’uomo” sottolinea Coldiretti Umbria.

Una situazione che non è estemporanea. Come ricorda l’associazione di categoria “nel 2017 in Umbria si è registrato un -29% delle precipitazioni rispetto alla media, ma anche temperature massime superiori di 2,2 gradi sulla media climatica, con un’importante siccità che ha penalizzato le produzioni agricole del territorio come olio e vino”. A livello nazionale inoltre il 2017 si è classificato come il sesto anno più caldo dal 1800 e come l’anno più secco di sempre con un -31% di precipitazioni rispetto alla media.

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