Riciclaggio: in Umbria due casi sospetti al giorno

Più di due segnalazioni al giorno per operazioni bancarie sospette, dietro alle quali si potrebbe nascondere il riciclaggio di denaro. E’ quanto emerge dal rapporto annuale dell’Unità di informazione bancaria della Banca d’Italia per gli anni 2015 e 2016. L’organo, istituito nel 2007, ha il compito di ricevere le informazioni su ipotesi di riciclaggio e finanziamento del terrorismo inviate da intermediari finanziari, effettuare una loro analisi finanziaria ed eventualmente l’invio alle forze dell’ordine e alla magistratura.

Nel 2015 in Umbria vi sono state 805 segnalazioni, che sono salite a 949 l’anno successivo con un aumento del 18% (media nazionale +22,6%); queste rappresentano l’1% del totale nazionale. Complessivamente in Italia vi sono state 82mila operazioni sospette nel 2015 e 101mila nel 2016. A guidare la classifica sono state Lombardia (oltre 25 mila casi), Campania (9.769) e Lazio (9.325). Si collocano invece nelle ultime posizioni (dietro all’Umbria) Basilicata (521), Molise (316) e Valle d’Aosta (212).

Le operazioni bancarie effettuate nel 2016 dall’Umbria verso i paradisi fiscali hanno avuto un  valore di 112 milioni di euro (0,2% del totale nazionale), mentre quelle verso l’Umbria sono state pari a 245 milioni di euro.

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