Il sito archeologico di “Collemancio – Cannara” pronto per il decollo.

Un parco archeologico sul territorio: eccola la novità del finanziamento da parte del Mibact per il sito “Urvinum Hortense”: ora si partirà per un primo stralcio, di un’opera che si presenta interessante al punto da far dichiarare alla presidente del Consiglio Regionale Donatella Porzi che si è alla vigilia di una svolta importante per il patrimonio regionale. Insieme alla presidente, soddisfazione espressa anche dal Soprintendente per l’Archeologia, Marica Mercalli, e il Rettore dell’Università di Perugia, Franco Moriconi.

“Tale iniziativa – spiegano la presidente Porzi, la Soprintendente Mercalli e il Rettore Moriconi – consoliderà il valore del sito archeologico a livello interregionale grazie ad un progetto portato avanti da anni prima dal professor Maurizio Matteini, ed ora dal professor Gianluca Grassigli e che ha ottenuto il riconoscimento del Ministero, anche grazie all’interessamento del commissario prefettizio del comune di Cannara presso il Mibact. Il progetto di un Parco archeologico ad Hurvinum Hortense – spiega Porzi – ideato dalla professoressa Biagetti e presentato al Ministero dei beni culturali cinque anni fa dall’Associazione Civium di cui ero presidente, oggi grazie ad una lunga interlocuzione, comincia a dare i suoi frutti”.

L’area dovrà essere il fulcro di un circuito di turismo culturale che raggruppi tutto l’ampio ventaglio di Beni culturali di natura archeologica offerti dal territorio. Ad Urvinum Hortense si intende creare un primo nucleo di parco archeologico, visitabile, capace di unire alla visita diretta (un percorso su strada romana, una visita del tempio e della pieve, visita delle tombe ricostruite con la tecnica della stampante 3D) e la fruizione tramite applicazioni per cellulari e tablet di contenuti multimediali. Ma il progetto complessivo prevederà anche il restauro delle pareti dipinte provenienti della Domus della Donna Velata e il recupero di una cisterna. “Su queste opere di recupero e di restauro – conclude la presidente Porzi – sarà la Soprintendenza a seguire i lavori, in accordo con il gruppo scientifico che curerà l’intervento”.

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