CNR ed intelligenza artificiale : “Humans. The next ones. The everyday life”

Il 22 novembre scorso, circa 300 persone presenti in aula magna del CNR hanno visto da vicino il futuro quotidiano al tempo dell’intelligenza artificiale grazie al convegno Humans. The next ones. The everyday life @ the age of AI, promosso dall’Associazione Italiana Intelligenza Artificiale ed Artix con il patrocinio del CNR ed in collaborazione con Management Innovation.

I lavori, aperti dal vice presidente del CNR Tommaso Edoardo Frosini ed introdotti dal presidente dell’Associazione Italiana Intelligenza Artificiale Amedeo Cesta e dal presidente di Artix Marco Panella, hanno visto alternarsi interventi filosofici ed economici con interventi scientifici e tecnologici.

Alla domanda se le tecnologie esponenziali del deep learning ci stiano portando alle soglie di un nuovo genere umano, il convegno ha cercato risposta esplorando le connessioni e le divergenze tra il paradigma fondante dell’intelligenza umana, l’economia circolare della mente di cui ha parlato Marco Panella, ed il perimetro cognitivo e predittivo dell’intelligenza artificiale, illustrato dal docente di informatica dell’Università di Siena Marco Gori.

Intorno agli equilibri da ricercare nel rapporto tra intelligenza biologica ed intelligenza non biologica sono intervenuti Umberto Guidoni, che da astronauta ha raccontato l’intelligenza collaborativa tra uomo e sistemi nell’ambiente estremo dello spazio; Francesca Jacobone docente all’Università Roma Tre che ha lanciato una riflessione sul tema dell’intelligenza collettiva; Anna Pettini docente all’Università di Firenze che ha tracciato il panorama delle dinamiche e delle variabili economiche della società dell’intelligenza artificiale; Paolo Benanti docente all’Università Gregoriana che ha messo in chiaro i temi di frontiera che investono gli aspetti etici del rapporto tra uomo e tecnologia; Paolo Poccianti vice presidente dell’Associazione Italiana Intelligenza Artificiale che si è soffermato sulle criticità e sulle opportunità che l’intelligenza artificiale riserva in tema di lavoro; Amedeo Cesta che ha evidenziato la particolare attinenza dei sistemi di intelligenza artificiale con il miglioramento dell’intero sistema del benessere e della salute; Daniele Magazzeni del King’s College di Londra che ha parlato di sistemi intelligenti per la guida autonoma e del grande impatto di questi come driver dello sviluppo; Marco Bani, capo segreteria tecnica dell’Agenzia Italia Digitale, che è entrato nel vivo della prospettiva di miglioramento del rapporto con il cittadino in un contesto di pubblica amministrazione capace di adottare ed organizzare in procedure il vantaggio competitivo dei sistemi di intelligenza artificiale.

Una sessione scientifica ha presentato alcuni progetti di AI sviluppati da ricercatori del CNR; in particolare il Progetto Mario dedicato al sostegno dei malati di Alzheimer presentato da Alessandro Russo, il Progetto Affective presentato da Giuseppe Bernava e il Progetto Goal-Robots sul potenziamento del sistema di machine learning presentato da Gianluca Baldassarre.

Ampio quindi il panorama degli interventi dai quali, nelle singole e diverse letture, dei emerge la necessità interpretare il cambiamento come percorso di miglioramento ma, al tempo stesso, di coltivare la comprensione umanistica delle opportunità che l’innovazione tecnologica e la ricerca scientifica mettono a disposizione di un disegno complessivo che, nel rinnovare l’immagine perfetta dei tratti leonardiani dell’uomo vitruviano, veda al centro la persona e la sua complessità.

 

 

 

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