A Maiori il convegno di MelePiù sulla prevenzione della legionella nelle strutture ricettive

“Legionella, prevenzione e controllo nelle strutture ricettive” è il titolo dell’incontro tecnico in programma mercoledì 13 dicembre a Maiori, nel salone degli affreschi di Palazzo Mezzacapo (inizio ore 16).

L’iniziativa è a cura di MielePiù, azienda irpina leader nella vendita di arredo bagno, pavimenti e rivestimenti, con Talete e Ferrara Impianti, in collaborazione con il Distretto Turistico Costa d’Amalfi, Confindustria Salerno e il Comune di Maiori.

L’acqua potabile non è certamente un sistema sterile dal punto di vista microbiologico, quanto piuttosto un sistema vivo caratterizzato dalla presenza di microrganismi in grado di sopravvivere ai comuni trattamenti di potabilizzazione e alle scarse fonti di nutrimento presenti all’interno delle reti idriche e di colonizzare le tubazioni di distribuzione.

In questi ambienti la maggior parte dei batteri possiede una spiccata tendenza ad aderire alle diverse superfici e ad interagire con i principali materiali utilizzati per le tubazioni di distribuzione organizzandosi in formazioni biotiche consistenti.

Inoltre, se le condizioni ambientali risultano idonee, il processo di accrescimento può avvenire in tempi rapidi e dar luogo alla formazione di biofilm, ovvero di una struttura complessa, a matrice organica, di consistenza viscosa e gelatinosa, in grado di offrire ai microrganismi stessi una valida protezione dall’azione dei disinfettanti tradizionali.

All’interno di questi biofilm è generalmente possibile isolare virus, lieviti, muffe, alghe, protozoi e batteri nonché i sottoprodotti derivanti dai rispettivi processi metabolici.

Recenti studi hanno potuto dimostrare che significative implicazioni a livello sanitario si generano nel momento in cui i batteri, ed in particolare la Legionella Pneumophila, seppur in concentrazioni modeste, riescono ad introdursi all’interno di circuiti di distribuzione sanitaria, trovando le condizioni ottimali in termini di temperatura e di presenza di depositi di incrostazione e di corrosione in grado di promuoverne l’accrescimento ed il rapido sviluppo.

La “Legionella Pneumophila” si contrae generalmente per inalazione, sotto forma di aerosol, di particelle d’acqua infette.

Negli ultimi mesi stiamo assistendo al moltiplicarsi degli sforzi e delle iniziative volte ad affrontare il problema sempre più complesso dello sviluppo biologico all’interno delle reti di distribuzione idriche ed alle implicazioni sanitarie che da esso prendono origine.

Le iniziative vedono il convergere di interventi da parte degli enti preposti al monitoraggio della qualità dell’acqua distribuita, degli enti gestori degli acquedotti e preposti alla distribuzione dell’acqua potabile nonché degli utilizzatori finali.

L’attenzione delle autorità sanitarie in particolare si è andata accentrando sempre più sulle possibili patologie derivanti dalle diverse specie batteriche e si è concretizzata nell’elaborazione di Linee Guida che definiscano ed unifichino le procedure per il monitoraggio e la eliminazione dei batteri patogeni dalle reti di distribuzione acqua sanitaria.

Gli enti gestori degli acquedotti, per un altro verso, compiono, quotidianamente notevoli sforzi, spesso con considerevoli investimenti finanziari, al fine di garantire all’utente finale un’acqua potabile in accordo al D.P.R. 236/88 che definisce le caratteristiche dell’acqua destinata al consumo umano, applicando le più appropriate tecnologie di disinfezione in modo da erogare un’acqua esente da microrganismi patogeni.

D’altro canto l’acqua potabile non è certamente un sistema sterile dal punto di vista microbiologico, quanto piuttosto un sistema vivo caratterizzato dalla presenza di microrganismi in grado di sopravvivere ai comuni trattamenti di potabilizzazione e alle scarse fonti di nutrimento presenti all’interno delle reti idriche e di colonizzare le tubazioni di distribuzione. La Legionellosi costituisce un serio problema di sanità pubblica con importanti ripercussioni anche di tipo economico. I settori maggiormente investiti dalla problema risultano essere le strutture recettive comunitarie come alberghi, ospedali, case di riposo. Il problema della diffusione della Legionella non va quindi sottovalutato e richiede l’attuazione di tutte le misure di sicurezza appropriate per esercitare la più completa attività di prevenzione e controllo. Il convegno di Maiori è finalizzato a fornire, agli operatori coinvolti, le conoscenze necessarie per gestire il rischio biologico della Legionella.

Il programma prevede gli interventi di Marco Miele della Divisione Termoidraulica MielePiù sul tema: “Legionella Pneumophila e tecniche di risanamento: lo stato dell’arte, le nuove Linee Guida e l’importanza di una corretta progettazione e manutenzione”; Ing. Giuseppe Saviano della BWT Italia Srl: “Conto Termico e agevolazioni fiscali per le strutture ricettive”; Filomena Libertazzi della Divisione Termoidraulica MielePiù che modererà il dibattito.

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