Mettere a sistema i Beni archivistici

Il recupero dei Beni Archivistici sta diventando un elemento trainante della formazione culturale della regione, spinta anche dal terremoto, che tragicamente, ha dato una spinta forte, fortissime alle buone pratiche di conservazione e tutela. Ecco, allora, puntuale, un libro, “L’Identità salvata – Il ruolo degli Archivi di Stato nell’emergenza del terremoto”, volume, a cura di Rita Chiaverini e Giovanna Giubbini, che raccoglie gli interventi realizzati con testimonianze dei protagonisti, volume che è stato presentato oggi a Spoleto, alla presenza, tra gli altri, di Donatella Porzi, presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria.
“Gli archivi storici non sono templi polverosi di storia ma importanti beni culturali, patrimonio condiviso di storia e memoria. Per questo l’opera svolta dall’Archivio di Stato di Perugia, che ha ospitato a Spoleto i beni archivistici della Valnerina e non solo, è encomiabile e testimonia l’importanza delle strutture archivistiche e delle sue professionalità. Strutture da valorizzare e da mettere a sistema, istituzionalizzando e imparando dalle buone pratiche di questo dopo sisma”.

“Negli archivi – ha detto la presidente Porzi- ci sono delle narrazioni che fanno bene a ciascuno di noi e che sono fondamento della nostra identità civile. Fanno parte del patrimonio culturale comune, cittadino, regionale, nazionale, in quanto conservano testimonianze passate della civiltà e della cultura di quel territorio. Come tali – prosegue la presidente Porzi – devono essere conosciuti, fruiti dalla collettività sociale nelle sue varie articolazioni, alla stessa stregua di un monumento, un edificio storico, un museo, una galleria d’arte. Per questo non è stato difficile proporre ai colleghi presidenti delle Assemblee legislative regionali italiane che parte della raccolta fondi del terremoto potesse essere destinata ai lavori di ripristino dell’Archivio di Norcia, testimoniato egregiamente dal volume presentato”.

 

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