Luciana Delle Donne: «Dedico il premio ISUPP alle detenute»

Se le donne sono il valore aggiunto nella nostra società, portatrici di valori sani contro la deriva morale, quelle come Luciana Delle Donne devono essere il fiore all’occhiello dell’intera categoria. La sua parabola potrebbe essere riassunta così: da manager rampante ad angelo delle detenute. «È come se avessi messo un altro paio di occhiali. Vedevo il mondo con una logica tridimensionale: i ricchi rincoglioniti, i poveri disperati, i giovani che non esistono come se fossero una generazione invisibile. Quando lavori in banca, con i numeri e i software, con gli ordini in automatico, non vedi la gente, non noti la folla».

Ma quando Delle Donne ha iniziato a vederla, non si è più fermata: dopo un’esperienza di volontariato in Brasile, è tornata nella sua Lecce al fianco delle detenute. Nel 2007 crea “Officina Creativa” ed il marchio “Made in Carcere”, progetto che nel tempo, tra Lecce, Trani e recentemente Matera, ha dato lavoro e speranza a centinaia di donne detenute e a molti giovani degli istituti penali minorili.

Il progetto si fonda su due perni: il recupero dei materiali di scarto e l’inclusione sociale: un circuito virtuoso con lo scopo di riattivare risorse. «Contaminare attraverso buoni esempi è il nostro obiettivo – spiega Delle Donne sul palco del PalaSì – in dieci anni abbiamo creato un modello di benessere, le detenute che collaborano per le creazioni tessili sono tutte stipendiate e coinvolgiamo gli studenti delle scuole».

Insomma, il premio ISUPP è il risultato di questo impegno, come ha affermato il presidente dell’Associazione, Sauro Pellerucci: «Conosco Luciana da anni – ha detto a margine della premiazione – e so quanto amore ci mette in quello che fa. Sono contento per lei e spero che la sua storia sia uno stimolo per tutti noi».

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