Roberto Mirabile: «Facciamo rete contro i pedofili»

Sguardo deciso, voce vibrante. Roberto Mirabile, giornalista e presidente de “La Caramella Buona” (nome che rende bene l’idea), è abituato a parlare in modo chiaro. Si distingue per i valori e le battaglie sociali che porta avanti da circa 20 anni. Il presidente di ISUPP, Sauro Pellerucci, lo ha insignito del premio per la sua lunga attività in difesa dei più piccoli: i bambini inermi, vittime di pedofili. Questa la motivazione: “Nonostante le tante e gravi intimidazioni subite, opera in difesa delle vittime di pedofilia, rappresentando un vero faro nel buio di questa grande piaga che, purtroppo, ancora affligge il nostro Paese”.

Mirabile ascolta, ringrazia il presidente e, quando sale sul palco del Palasì, traccia un resoconto dell’attività. «Dobbiamo fare rete tra persone eticamente corrette – spiega – contro l’ipocrisia e l’omertà del nostro tempo: fermare la deriva etica è un nostro dovere». Mirabile racconta come l’associazione – che è apolitica e apartitica – si avvalga di competenze trasversali: dall’assistenza qualificata (psicologica e legale) alle vittime, fino alla gestione delle “Case Buone”, appartamenti di prima accoglienza gratuita per donne e bambini in situazione di emergenza, passando per l’informazione corretta per genitori, adolescenti e bambini sulla prevenzione del fenomeno.

L’associazione si è costituita parte civile in numerosi processi contro i pedofili, continuando a lottare anche in sede giudiziaria, accanto alle vittime di abusi sessuali. La Caramella Buona ha oltre 30.000 sostenitori («Ci aiutano a superare le difficoltà e a guardare avanti con ottimismo», precisa con un sorriso) e le sue attività sono spesso patrocinate da istituzioni pubbliche. «Senza contare che siamo sintonizzati sui tempi e sull’evoluzione tecnologica – conclude Mirabile – monitoriamo piaghe come il cyberullismo e il sexting: oggi più che mai gli adolescenti non devono essere lasciati soli».

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