Cagliari, la nuova palestra Unyka porta in città la tecnica di allenamento EMS

Unyka
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In una società in costante cambiamento, dove il tempo diventa sempre più prezioso, la tecnica di allenamento EMS può essere la soluzione alla vita sedentaria e al mantenimento delle prestazioni fisiche senza troppe rinunce nel corso della settimana. Ora anche a Cagliari si può usufruire dei macchinari per l’elettrostimolazione muscolare intensiva: la palestra Unyka è, infatti, la prima a proporre nel capoluogo sardo il nuovo format di allenamento. Ma in cosa consiste? “Il luogo di allenamento inteso come palestra affollata con numerosi macchinari per ciascuna parte del corpo sta scomparendo in tutto il mondo”, afferma Stefano Pelusi, titolare di Unyka che si avvale dell’esperienza di 8 personal trainer, tutti laureati in scienze motorie. “In Germania il 52% degli atleti che frequenta le palestre utilizza la tecnica EMS. In Italia solo da pochi anni si sta assistendo ad un cambio di rotta in tal senso”, continua Pelusi.

Qual è la tecnologia che sta dietro la nuova forma di fitness? L’elettrostimolazione muscolare, che va a toccare le fibre più profonde dei muscoli senza pesare sulle articolazioni. L’allenamento è svolto a corpo libero, con addosso un’attrezzatura leggera che rilascia impulsi a bassa frequenza che contraggono la muscolatura. L’atleta risponde a tale contrazione con l’esercizio fisico, che così raddoppia l’intensità dello sforzo del muscolo, permettendo in 20’ di attività di svolgere il carico che, normalmente, si farebbe in circa 3 ore. “Il cervello umano – racconta il titolare della palestra Unyka – rilascia impulsi elettrici per contrarre la muscolatura. Il macchinario EMS svolge lo stesso ruolo, riproponendo questo tipo di attività elettrica, e senza interessare l’articolazione, non essendoci un carico esterno”. La tecnica di allenamento EMS non richiede grandi spazi: i macchinari svolgono il ruolo di 100 strumenti tradizionali, con l’attività svolta sul posto e sotto l’occhio vigile dei personal trainer. “Il rapporto è di uno a uno”, dice Alessio Massa, dottore in scienze motorie che segue, insieme ai colleghi, le attività degli atleti di Unyka. “Ci dedichiamo alle persone per tutta la durata della lezione, ciò che normalmente non avviene nelle palestre. L’efficacia del sistema – prosegue il personal trainer – permette di ottenere svariati tipi di risultati in funzione di quello che il cliente chiede. Ci sono svariati programmi adatti per ciascun individuo: dalla normale ipertrofia alla tonificazione e al rassodamento, per arrivare al miglioramento delle performance dell’atleta professionista”.

L’allenamento è svolto con un equipaggiamento particolare che prevede delle fasce per braccia, gambe e glutei collegati ad un jacket corredato di una coppia di elettrodi per ciascun gruppo muscolare: per la parte alta del corpo su pettorali, addome, trapezio, lombi, e stimolazione con fasce dei bicipiti, tricipiti e deltoidi. Nelle gambe, l’esercizio è rivolto a quadricipiti, bicipite femorale, e alla stimolazione dei muscoli del polpaccio. “La tuta, underware, è composta in materiale tecnico – spiega Massa – costituita da un nano materiale che permette la conduzione dell’impulso elettrico in maniera uniforme su tutto il corpo. Si prevede che i prossimi strumenti non avranno il jacket ma una tuta unica senza fasce né giubbino, per un’efficacia ancor più significativa”. Al contrario della normale palestra, dove ci si dedica più volte alla settimana per due o tre sedute ad ogni gruppo muscolare, presso la palestra Unyka tutto il corpo, attraverso la tecnica EMS, viene allenato contemporaneamente, con grande risparmio di tempo e uno sviluppo del corpo armonioso. “Viene normalmente effettuato un solo allenamento a settimana perché l’attività è ad alta intensità, che necessita, dunque, di più recupero tra una seduta e l’altra”, prosegue il personal trainer Alessio Massa. “Gli studi hanno dimostrato che è la qualità dell’allenamento, non il numero delle sedute, che migliora le prestazioni. Quello dell’EMS è un allenamento per tutto il corpo e non settoriale: per questo motivo i tempi si riducono a soli 20’ a settimana”.

Stefano Pelusi racconta dell’incredulità di chi si avvicina alla tecnica di allenamento EMS che, d’altronde, stravolge i paradigmi classici dell’allenamento. “Chi si rivolge a Unyka, essendo in un contesto centrale vicino alle attività del settore terziario e alle istituzioni, spesso sono professionisti che arrivano in giacca e cravatta: trovano positivo il fatto che la palestra fornisca loro tutta l’attrezzatura, compreso il kit doccia, e possano recarsi in palestra senza borsone, letteralmente con le mani in tasca”. Ma il pubblico di Unyka è vasto: dal teenager al calciatore, da chi necessita di riabilitazione post operatoria ai meno giovani, con il caso di una donna di 84 anni che ha scelto l’allenamento EMS per il miglioramento delle prestazioni della sua muscolatura. I “cervelli elettronici” in dotazione di Unyka, infatti, sono tra quelli utilizzati anche dalle strutture ospedaliere per alcune terapie di riabilitazione.

 

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