Trevi: torna il Premio Flaminio che coniuga olio evo e alta cucina

A Trevi l’extravergine Flaminio (Dop Umbria Colli Assisi Spoleto monocultivar Moraiolo) incontra la bravura e la fantasia di dieci giovani chef emergenti che lunedì 27 al ristorante ‘Il Terziere’ si contendono il ‘Premio Flaminio’, che lo scorso anno è stato voluto da Irene Guidobaldi della Società Agricola Trevi Il Frantoio per far incontrare il mondo dell’olio buono e la ristorazione di qualità.

I dieci chef, umbri o adottati dall’Umbria, avranno a disposizione tre ore per realizzare un piatto di propria creazione, dove l’ingrediente principe deve essere l’olio extravergine, e conquistare la giuria di esperti capitanata da Cristina Bowerman, la chef di controtendenza che ha abbattuto ogni stereotipo della donna in cucina, presidente dell’Associazione Ambasciatori del Gusto, stella Michelin e doppia forchetta del Gambero Rosso. In giuria anche Mara Nocilla (giornalista enogastronomica del Gambero Rosso); Salvatore Vaccaro (profondo conoscitore delle migliori tavole e materie prime della penisola); Anna Maria Palma (esperta in tecniche di formazione nel settore); Luciana Squadrilli (giornalista gastronomica e assaggiatrice professionale di evo);  Antonio Tombolini (fondatore nel 1998 dell’e-commerce Esperya.com); Alfonso Isinelli (enologo).

I dieci chef in gara sono Luca Bartocci (Il Caldaro, Perugia località La Bruna), Michele Caporicci (Osteria della Torre, Castello Ritaldi), Angel Gjorgjeskic (Cucinaa Progetto Gastronomico, Foligno), Paolo Gori (bistrot Norma Urban Food, Bastia Umbra), Sofia Minelli (Il Pollastro di San Sisto a Perugia), Vittorio Ottavi (Ottavi Mare, Bevagna), Maikol Piccioni (La Cucina di San Pietro a Pettine, Trevi), Flavia Marrone (La Forchetta Bistrot, Ponte San Giovanni), Michele Pidone (Lampone, Spoleto) e Angelo Shtino (La Bastiglia, Spello).

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