Landini: “Sulle pensioni mobilitazione necessaria”

“Il sistema va cambiato adesso. Qualsiasi governo di qualsiasi colore deve sapere che questa è una necessità assoluta per il paese e per le nuove generazioni. Per questo la Cgil non intende fermarsi”. Così Maurizio Landini (segretario della Cgil nazionale) ha aperto oggi a Foligno le assemblee sindacali della Umbra Cuscinetti e le officine Ogr di Foligno. Insieme a lui erano presenti anche Vincenzo Sgalla (segretario della Cgil Umbria) e Filippo Ciavaglia (Cgil Perugia), insieme alla Fiom Cgil e Filt Cgil.

Landini ha anche ricordato la mobilitazione che la Cgil sta organizzando per sabato 2 dicembre, con cinque manifestazioni in Italia (l’Umbria sarà a Roma), sottolineando che “ci sono momenti nei quali bisogna assumersi la responsabilità non solo di dire che una politica non va bene, ma anche di mettersi in cammino, di scendere in piazza per esplicitare il proprio dissenso e la propria proposta alternativa”.  Mobilitazione che parte dalla proposta del governo ritenuta assolutamente insufficiente dalla Cigl. “C’è una distanza molto grande tra gli impegni che il governo aveva preso un anno fa, cioè modificare davvero la legge Fornero, e quello che invece è oggi sul tavolo. Non c’è nulla per i giovani – ha spiegato Landini – non c’è nulla per le donne che in 10 anni passano da 60 a 67 anni di età pensionabile, senza riconoscimenti per chi ha figli o per il lavoro di cura. In più il governo ha confermato che dal 2019 si passa a 67 anni per la pensione di vecchiaia e a 43 anni e 3 mesi per quella di anzianità e questo meccanismo che scatta ogni due-tre anni, se non si blocca, porterà in poco tempo l’età pensionabile a 70 anni e farà sparire di fatto le pensioni di anzianità. Questo per noi è inaccettabile, ecco perché vi chiediamo di scendere insieme in piazza”.

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