Una delegazione del Dipartimento francese Yonne in visita alla provincia di Terni

E’ stata una visita di lavoro per vedere il funzionamento delle province italiane, anche se sono attraversate da momento di riordino molto importante. Questo lo scopo della rappresentanza del Dipartimento francese dell’Yonne in visita a Terni, che è stata una tappa di un tour italiano. La delegazione è stata ricevuta oggi dal presidente della Provincia di Terni, Giampiero Lattanzi.
“Le Province – ha dichiarato il presidente Lattanzi – vivono oggi un periodo di difficoltà per i problemi finanziari dovuti ai tagli e per la situazione di confusione dopo l’esito del referendum costituzionale del dicembre scorso. Qualche spiraglio – ha proseguito il presidente – si comincia ad intravedere per cercare di sanare una situazione che vede le Province ancora soggetti costituzionali ma regolati da leggi che avrebbero dovuto traghettare la loro trasformazione in enti di area vasta di secondo livello, cosa che non è mai avvenuta. In queste condizioni i nostri enti devono continuare a gestire settori fondamentali come strade, scuole, attività venatoria, ambiente, trasporti e vigilanza costruzioni senza le necessarie risorse e con scarso personale”.
Oltre al presidente Lattanzi a ricevere gli ospiti francesi c’erano il prefetto di Terni, Paolo De Biagi, e il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo. “E’ con grande piacere che ospitiamo i nostri colleghi francesi – ha detto il prefetto – per una visita che rappresenta molto per il territorio e per il paese, le prefetture sia in Italia che in Francia continuano a rivestire un ruolo importante negli assetti istituzionali e nel raccordo sia con la comunità locale che con i centri governativi e amministrativi nazionali”.
Agli interventi ha fatto seguito un seminario tecnico sul funzionamento delle istituzioni provinciali, sulla gestione dei fondi europei e su temi di sviluppo turistico e culturale. Nel pomeriggio la delegazione si sposterà a Narni per una visita, insieme al sindaco e presidente Anci Umbria, Francesco De Rebotti, a Palazzo Eroli, sede museale, e a Palazzo dei Priori.

 

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