Ricordare per restare giovani: Casa Serena ospita il festival dei giochi di strada

Fondazione Pia Opera Ciccarelli

Fondazione Pia Opera Ciccarelli

Ricordare e giocare, per sviluppare le attività cognitive, socializzare e perché no, divertirsi. Questo l’obiettivo del progetto portato avanti dalla Fondazione Pia Opera Ciccarelli che si concretizzerà con l’accoglienza di una delle tappe del festival internazionale dei giochi di strada di Verona, Tocatì, all’interno del parco di Casa Serena, in via Unità d’Italia, il 17 settembre.

A partire dalle 16, infatti, all’interno del giardino si tornerà giovani giocando al noto gioco di strada “S-cianco” (lancio di due legnetti), i cui volontari giocheranno al posto degli anziani non autosufficienti insieme a tutti i veronesi che vorranno partecipare all’evento: il parco sarà aperto alla cittadinanza, nel rispetto del principio di inclusione e condivisione che da sempre anima la Fondazione Pia Opera Ciccarelli, che gestisce varie case di riposo nel territorio veronese. In quella data, infatti, tutta Verona si riempirà di giochi di strada di una volta, per una delle manifestazioni più grandi di tutta Italia.

L’idea nasce da un progetto sviluppato nel corso dell’anno dagli educatori, psicologhe ed operatori dei centri diurni (“G. Cristofori” e “A. Forti”) e del centro servizi Casa Serena che hanno lavorato in sinergia realizzando laboratori di memoria finalizzati alla reminescenza degli anziani attraverso la costruzione di pratiche narrative per ricostruire i ricordi di un tempo. Questi, spesso, si sono concretizzati in ricordi di gioco in strada. Ecco perché l’apertura al festival veronese.

“I nostri obiettivi sono molteplici – afferma Simonetta Vicentini, educatrice e responsabile di nucleo del centro diurno “G.Cristofori”- primo tra tutti quello di stimolare i ricordi e l’attività cognitiva dei nostri ospiti non autosufficienti, facendoli pensare, ricordare, ragionare. Secondo, quello di estendere quest’attività al territorio, aprendo il parco di Casa Serena ed accogliendo la comunità con cui condividere questi ricordi. Infine, quello di unire giovani agli anziani, facendoli giocare insieme e condividere emozioni ed esperienze. Il nostro principio fondante è da sempre quello di aprire le residenze al territorio, per non isolare i nostri anziani, ma includerli nella società”.

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